Coronavirus, da oggi ecco cos’è possibile fare e cosa no

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Di Redazione Metropolitan

Nuovo decreto, nuove regole. L’Italia, paese in prima linea a favore della lotta contro il Covid-19, ha prorogato lo stato di emergenza fino al 31 gennaio 2021 e ha stabilito le nuove regole per contenere la diffusione del virus. Tra le più importanti: multe per chi non indossa le mascherine nei luoghi all’aperto, nuovi tamponi agli arrivi negli aeroporti e controlli anti-movida.

Sanzioni salatissime per esercenti e trasgressori

Il nuovo decreto ha adottato misure ancora più stringenti, imponendo il rispetto delle regole fuori e dentro i locali. Come? La previsione di multe salatissime per chi trasgredisce la legge e mette in pericolo la salute della comunità. Il “mancato rispetto delle misure di contenimento è punito con la sanzione amministrativa del pagamento di una somma da euro 400 a euro 1.000” hanno dichiarato le linee guida governative. Norma che coinvolge anche i proprietari dei locali nei quali avvengono i suddetti episodi. Inoltre, gli esercenti rischiano anche la chiusura dell’attività da 5 a 30 giorni.

Controlli anti-movida

Gli assembramenti fuori dai locali della movida cittadina rimangono espressamente vietati. Si dovranno evitare le “aggregazioni anche occasionali nelle ore serali e nei fine settimana“. I controlli saranno affidati alle forze dell’ordine, alla polizia locale e, secondo il nuovo Dpcm di ottobre, anche l’esercito sarà impiegato nell’operazione “Strade sicure” per sorvegliare la situazione.

Grandi eventi contingentati

E gli eventi? Rimane in vigore la regola di divieto di assembramento di un numero superiore a 200 persone al chiuso e 1000 persone all’aperto. Rimangono chiuse le discoteche, gli stadi e i luoghi ad alta densità di affollamento. Ad oggi, il governo non ha imposto nessun coprifuoco o chiusure anticipate di bar, ristoranti e locali alle ore 23 ma, ogni governatore provvederà ad emanare delle ordinanze specifiche relative a singoli territori, come ha fatto Vincenzo De Luca, presidente della regione Campania.

Tamponi obbligatori per chi proviene dai paesi a rischio

Con l’ultimo Dpcm, il governo italiano ha aggiornato la lista dei paesi ritenuti ad alto rischio epidemico così da imporre a coloro che arrivano da Regno Unito, Belgio, Olanda, Repubblica Ceca, Croazia, Malta e Spagna l’obbligo di tampone. Mentre è espressamente vietato accedere al territorio italiano a tutti quelli che risiedono in Armenia, Bahrein, Bangladesh, Bosnia Erzegovina, Brasile, Cile, Kuwait, Macedonia del Nord, Moldova, Oman, Panama, Perù, Repubblica Dominicana, Kosovo, Montenegro, Serbia e Colombia.

Chiara Bigiotti