Coronavirus Francia, la proposta dei due nobel Esther Duflo e Anhijit Banerjee: chiudiamo tutto dal 1 al 20 dicembre. Il costo per l’economia sarebbe importante, «ma meno di quello che comporterebbe annullare il Natale» o mettere a rischio i nonni.
Coronavirus: la situazione francese
Con 14 mila 412 nuovi casi e 39 morti in 24 ore, la Francia vive momenti di grande apprensione, e si teme che le ultime misure annunciate – chiusura di bar e ristoranti a Marsiglia, e delle palestre a Parigi, non basteranno. Gli ospedali di Lione e Marsiglia, in difficoltà, si preparano a trasferire pazienti nelle rianimazioni della regione parigina.
Duflo e Banerjee lamentano che sia stato necessario un forte peggioramento della situazione perché si prendesse finalmente la decisione di chiudere le palestre, «veri brodi di cultura del virus», nelle grandi città.
«Le riunioni di famiglia, con i loro lunghi momenti di convivialità a tavola, sono purtroppo propizi ai contagi. Negli Stati Uniti, i lunghi weekend del Memorial Day di fine maggio e della Festa dell’indipendenza del 4 luglio sono stati seguiti da un picco di contaminazioni», scrivono Duflo e Banerjee.
I giovani che pur contagiati non rischiano troppo finiranno per contaminare gli ultrasettantenni, la stragrande maggioranza di chi muore di coronavirus. I due premi Nobel prevedono quindi un lockdown totale e inevitabile nei giorni di Natale.
La soluzione proposta è decretare un lockdown totale in tutta la Francia per il periodo dell’Avvento, diciamo dal 1 al 20 dicembre, chiedendo alle famiglie di restare a casa e di non anticipare le vacanze precipitandosi dai nonni. Il costo per l’economia sarebbe importante, ma meno di quello che comporterebbe annullare il Natale.