Venivano pubblicati e offerti online farmaci contro il Covid, tra cui anche l’ivermectina, somministrato solitamente agli animali. Ora i siti sono stati oscurati dai Nas, e questo è il 274° intervento che eseguono correlato all’emergenza coronavirus.
Presunti farmaci anti-Coronavirus venduti senza autorizzazione
Erano collegati su server esteri i trenta siti oscurati dal Comando dei Carabinieri per la tutela della salute.
Vendevano senza autorizzazione medica presunti farmaci anti-Covid reperibili solo in farmacia e solo su prescrizione medica.
I siti vendono in tutto il mondo e sono state trovate anche indicazioni in lingua italiana.
Tra i farmaci anti-Covid offerti c’erano alcuni approvati dall’Aifa solo per casi eccezionali e sempre sotto un’osservazione medica accurata.
Altri invece erano stati esplicitamente vietati, dalle enti responsabili, come farmaci anti-covid in quanto fortemente dannosi.
Tra questi troviamo l’ivermectina, un antiparassitario utilizzato in campo veterinario, per cui l’Ema si era già raccomandata di non utilizzare per contrastare il virus.
Si tratta di un medicinale utilizzato per eliminare vermi in animali come i cavalli e non sono stati individuati fondamenti scientifici secondo cui tratta con efficacia o prevenga l’infezione da coronavirus.
Altri farmaci che venivano venduti erano l’antibiotico azitromicina, commercializzato dalla Pfizer, un antinfiammatorio, per il quale l’Aifa ne aveva sperimentato l’uso una sola volta per il trattamento anti-Covid.
Tra l’elenco si leggono anche gli antivirali lopinavir/ritonavir e l’antimalarico idrossiclorochina, per cui è sempre stata diffusa l’informazione falsa secondo cui aiuterebbe a prevenire il coronavirus.
Infatti, erano state emanate precise indicazioni riguardo le restrizioni di questi medicinali, utilizzabili solo sotto controllo medico e in casi specifici.
Ma non è finita qui, i siti oscurati offrivano anche l‘indometacina, un antinfiammatorio utilizzato per ridurre gli effetti causati dalle malattie articolari degenerative, come artrosi e artrite reumatoide; e infine la ranitidina utilizzata per il trattamento dell’ulcera gastrica e del reflusso gastroesofageo.
Questo intervento salgono a 313 i provvedimenti eseguiti dai Nas nel 2021 di cui 274 correlati al coronavirus.
Per questo si sono voluti raccordare di “diffidare delle offerte in rete di medicinali e prodotti non autorizzati o di dubbia provenienza.”
Ricordano inoltre che, “la vendita on line di farmaci soggetti a obbligo di prescrizione è assolutamente vietata e che, […] è necessario verificare sempre la presenza del previsto logo identificativo nazionale cliccando il quale si viene rimandati alla pagina web del sito internet del Ministero della Salute contenente i dati relativi all’autorizzazione.”
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