L’Ema ha confermato: l’idrossiclorochina non è utile contro il Coronavirus, e può anche provocare disturbi psichiatrici e comportamenti suicidi.
L’idrossiclorochina può provocare disturbi psichiatrici
L’Agenzia europea dei medicinali (Ema) lancia l’allarme: contro il Coronavirus è stata utilizzata anche l’idrossiclorochina, farmaco che può provocare disturbi psicotici, e persino istinti suicidi. Parzialmente, questi effetti collaterali si conoscevano già; ora, in seguito alla presa in analisi dei dati, è arrivata la conferma. L’agenzia spagnola dei medicinali (Aemps) aveva messo al corrente l’Ema “di 6 casi di disturbi psichiatrici in pazienti Covid a cui erano state somministrate dosi di idrossiclorochina“; a maggio 2020, quindi, era partita l’indagine.
L’idrossiclorochina non è inoltre utile a sconfiggere il Coronavirus
La suddetta Agenzia ha dichiarato: “La clorochina e l’idrossiclorochina non hanno mostrato effetti benefici nel trattamento di Covid-19 in ampi studi clinici randomizzati”. Tali medicinali vengono generalmente utilizzati – utilizzo legittimato dall’Ue – per curare malattie autoimmuni, come il lupus, oppure la malaria.
“Disturbi psicotici e comportamenti suicidari”
L’Ema aveva però già avvisato sui rischi dell’uso del farmaco: “I disturbi psicotici e il comportamento suicidario sono elencati nelle informazioni sul prodotto di alcuni medicinali contenenti clorochina o idrossiclorochina come effetti collaterali”. Desta particolare stupore un dato nello specifico, ossia che tali disturbi si siano palesati “anche in pazienti senza precedenti problemi di salute mentale”.
L’Ema consiglia a chi ha assunto il farmaco di contattare il medico
L’Ema ha così deciso di rivolgersi “ai pazienti che ne fanno uso e alle persone che di loro si prendono cura”. Il conisiglio è quello “di contattare immediatamente un medico qualora si manifestino problemi come pensieri irrazionali, ansia, allucinazioni, sensazione di confusione o depressione, inclusi pensieri di autolesionismo o suicidio“.
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