Di fronte a un nuovo pericoloso aumento dei contagi in diverse Regioni italiane, occorre predisporre alcune norme che possano limitare la diffusione del virus. In particolare, il ministro della Salute Roberto Speranza ha emanato un’ordinanza che ha disposto la chiusura dei locali da ballo e ha introdotto l’obbligo di utilizzo dei dispositivi di protezione dalle ore 18 alle ore 6 nei luoghi ove si possono creare assembramenti. Ulteriore spinta al contenimento arriva anche dal governatore della Campania, Vincenzo De Luca, che ha avanzato l’ipotesi di un nuovo blocco degli spostamenti tra le Regioni.
Coronavirus, ipotesi di nuovo blocco tra le Regioni
La proposta del governatore della Campania ha acceso il dibattito tra i governatori: se Vincenzo De Luca preme per un nuovo blocco degli spostamenti tra le Regioni, Toti e Bonaccini frenano. In una diretta Facebook, De Luca aveva detto: “A fine agosto vedremo se chiedere o no al governo di ripristinare la limitazione della mobilità intraregionale. Lo decideremo tra 15 giorni con grande determinazione, salvo i casi di motivi di lavoro o di salute. Ci regoleremo anche sui contagi nel resto d’Italia”.
Ma non sono mancate le reazioni e i commenti degli altri presidenti delle Regioni, che non concordano con il parere di De Luca. Dal Meeting Cl di Rimini il governatore dell’Emilia Romagna Bonaccini ha replicato all’ipotesi proposta da De Luca allontanando l’idea di introdurre un nuovo lockdown. “Per ora mi pare che la situazione, pur in crescita, sia ancora sotto controllo – ha assicurato -. Rispetto agli altri paesi europei, siamo il Paese che sta arginando meglio la pandemia è vero, si è abbassata molto l’età media dei positivi seppure sono casi meno gravi di quando, mesi fa, avevamo i reparti di terapia intensiva pieni. Ma bisogna stare molto attenti ed evitare di dire che il virus è sconfitto: non lo sarà finché non avremo un vaccino”.
Dello stesso parere di Stefano Bonaccini è anche il governatore della Liguria: “Non ritengo vi sia una emergenza clinico-sanitaria tale da presupporre o fare presagire ulteriori chiusure – ha detto Giovanni Toti –. Stiamo attenti, teniamo la mascherina, facciamo tutto quello che dobbiamo fare ma evitiamo di tornare a terrorizzare questo Paese che non ne ha bisogno”.