La ministra dell’Interno Luciana Lamorgese ha annunciato che il numero delle unità preposte ad effettuare i controlli sotto le feste natalizie è di 70.000. Si prospetta un “Natale di sacrifici”, ma in sicurezza.

70mila agenti per i controlli di Natale

Ospite di Sky TG24 Live In Courmayeur, Luciana Lamorgese, la ministra dell’interno, ha dichiarato che verranno impiegati 70mila agenti affinché i controlli durante i giorni di festa a cui stiamo andando incontro siano sufficienti ed efficienti. “Lo faranno con senso di equilibrio – ha specificato la titolare del Viminale – perché dal momento in cui teniamo aperti i negozi lo facciamo per salvaguardare un certo tipo di economia. Ma serve anche che i titolari pongano in essere le precauzioni per non fare entrare più persone nello stesso momento”.

“Un Natale di sacrifici” per evitare “una terza ondata”

La ministra ha aggiunto: “Sarà un Natale di sacrifici; dovremo continuare con delle limitazioni alla nostra mobilità anche tra Comuni oltre che tra regioni. Proprio nel periodo natalizio dovremo allontanarci dalle nostre tradizioni, del Natale tutti insieme. Un sacrificio necessario che ci consentirà poi di affrontare l’anno nuovo in maggiore sicurezza. Sicuramente faremo dei controlli più incisivi alle frontiere e negli aeroporti per chi entra e chi esce. Dobbiamo stare davvero attenti perché l’esperienza di quest’estate non è stata un’esperienza positiva. Dobbiamo evitare una terza ondata.

La Lamorgese assicura che non ci sarà una militarizzazione delle città

La Lamorgese ci tiene a sottolineare che la parola chiave, in ogni caso, resta “equilibrio”: Non ci può essere un controllo discreto e non ci può essere una militarizzazione delle città“, perché ciò “andrebbe in controtendenza con la decisione di tenere gli esercizi commerciali aperti. Se abbiamo consentito lo shopping ognuno di noi dovrà fare in modo che non ci siano file che determinano rischi di contagio”.

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