Nella riunione del Comitato tecnico scientifico di domani si discuterà anche della possibile trasformazione di alcune zone rosse in zone arancioni.
La Lombardia ed il Piemonte presto zone arancioni
Venerdì pomeriggio avrà luogo la riunione del Comitato tecnico scientifico per analizzare i dati sul Coronavirus nel nostro Paese. Ciò che è evidente è che il numero dei contagi si stia abbassando, anche se gradualmente, e che quello delle vittime resta spaventoso: in totale sono 52.028 coloro i quali hanno perso la vita a causa del Covid. Nella riunione di domani, si discuterà anche della suddivisione dell’Italia in zone gialle, arancioni e rosse, perché quella attuale potrebbe subire delle modifiche. Infatti, pare che sia il Piemonte che la Lombardia, entrambe rosse, si debbano preparare a diventare arancioni. Quindi, le restrizioni che vigono nelle due regioni a breve potrebbero attenuarsi.
Le parole di Giulio Gallera
Proprio ieri, Giulio Gallera, l’assessore al Welfare della regione Lombardia, ha dichiarato: “Ci stiamo confrontando col governo. Non so se partiremo il lunedì oppure già il sabato. Ma noi siamo pronti“. Ed ha poi aggiunto: “Lo sforzo dei lombardi ha dato quei risultati che oggi sono sotto gli occhi di tutti. È giusto che si possa il prima possibile iniziare una riapertura lenta, graduale, che deve essere accompagnata da un grandissimo senso di responsabilità, perché non dobbiamo ricadere a breve in un’altra situazione di criticità, ma è giusto farlo”.
Le dichiarazioni di Fontana e quelle di Cirio
Il Presidente della suddetto regione, Attilio Fontana, ha detto: “Anche oggi buone notizie: il trend positivo si rafforza. In Lombardia ben 15.749 guariti con 246 persone dimesse dai reparti sub-intensivi. Risultato di sacrifici e responsabilità che ci avvicina ad un allentamento delle misure. Teniamo alta la guardia”. Il Presidente del Piemonte, Alberto Cirio, ha invece commentato in questo modo il passaggio da zona rossa a zona arancione: “Io penso che saremo arancioni tra l’1 e il 3 dicembre perché l’Rt quando andammo in zona rossa era 2.16 e nell’ultimo report di venerdì era di 1.1. Questo significa che il contachilometri del contagio ha rallentato e rallentato molto“.
Che cosa cambierà per Lombardia e Piemonte?
Principalmente, saranno di nuovo concessi gli spostamenti all’interno del proprio comune. Tuttavia, sarà ancora proibito spostarsi al di fuori della propria regione e del proprio comune, a meno che non ci siano comprovate necessità di salute, di lavoro, di studio. Resterà consentito andare a trovare parenti ed amici che hanno bisogno di assistenza, raggiungere i figli minorenni presso l’altro genitore o comunque presso l’affidatario, accompagnare i figli dai nonni. Continueranno a essere chiusi ristoranti, bar, gelaterie, pub, pasticcerie; consentito invece il servizio d’asporto fino alle 22. Riapriranno tutti i negozi, ma i centri commerciali non alzeranno le loro serrande nel fine settimana. La didattica continuerà ad essere a distanza al 100% per gli istituti superiori e professionali. Per i mezzi di trasporto, il limite di capienza è sempre del 50%. Ancora chiusi teatri, cinema, piscine e palestre.
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