Come ogni venerdì con l’arrivo dei nuovi dati del monitoraggio le regioni italiane attendono di sapere quale sarà il loro colore. Grande allerta sulle varianti del coronavirus giunte in Italia con 7 regioni che rischiano di diventare arancioni ed una rossa. Cresce l’attesa in Valle d’Aosta che potrebbe diventare la prima zona bianca del paese
Il coronavirus, i colori delle regioni italiane e le zone a rischio
Oggi si saprà di quale colore saranno le singole regioni italiane in base ai dati riscontrati con il monitoraggio sui contagi da coronavirus. In base al loro indice Rt sette regioni rischiano di passare dal giallo all’arancione. Questo comporterebbe il divieto di spostarsi da un comune all’altro e la chiusura di bar e ristoranti che funzionerebbero solo d’asporto. Al momento a rischio sono la Lombardia, il Lazio, il Piemonte, il Friuli Venezia Giulia, le Marche, la Campania e l’Emilia Romagna che si trovano in bilico tra giallo e arancione.
A queste si aggiunge l‘Abbruzzo che rischia di passare addirittura in zona rossa. Qui le provincie di Chieti e Pescara sono già di fatto in lockdown che dovrebbe essere esteso a tutta la regione nonostante la contrarietà del presidente della Regione Abruzzo Marco Marsilio per cui l’Rt è sceso da 1,22 a 1,17. Grande attesa invece in Valle d’Aosta che potrebbe essere la prima regione italiana ad entrare in zona bianca. Qui la vita diventerebbe quasi del tutto normale pur mantenendo il distanziamento e le mascherine grazie alla fine di molte restrizioni.
La trattativa Stato-regioni
Con il cambio di colore è in corso una trattativa tra Stato-regioni per quanto concerne i territori più a rischio. L’ISS monitora costantemente l’espansione delle varianti del coronavirus nel nostro paese mentre i ministri della Salute Roberto Speranza e degli Affari Regionali Mariastella Gelmini sono in continuo contatto con le regioni. L’idea del governo Draghi è quella di convincere quelle che hanno un Rt di poco sotto l’1 a passare in arancione. Un passo non semplice vista la contrarietà di molti governatori che vorrebbero evitare ulteriori restrizioni.
“La situazione non è peggiorata, è stabile. L’Rt, seppur in lieve crescita, rimane comunque sotto l’1, quindi i numeri sono da Piemonte in zona gialla. Il verdetto spetta al Cts, spetta a Roma”. Queste le parole del presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio che insieme a gli altri governatori delle altre 6 regioni a rischio rivendica la possibilità, in base ai dati correnti, di restare in giallo. Ovviamente, come ha affermato il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti, occorrerà fare molta attenzione.
Stefano Delle Cave