E’ il presidente di Aeper, Claudio Pica, ad allarmare sulla possibile chiusura del 50% di bar e ristoranti a Roma entro la fine dell’anno. Dopo i lunghi mesi di lockdown alcune attività non sono riuscite a rialzarsi dalla crisi dovuta al Coronavirus e molte altre, in assenza di un’imminente ripresa, sono destinate a non riaprire nel 2021.
Servono più sussidi a sostegno delle imprese secondo Claudio Pica
Bar e ristoranti hanno sicuramente risentito dello smartworking di dipendenti pubblici e privati e della poca affluenza di turisti stranieri. Il commercio romano è ora in grave crisi e molti posti di lavoro sono fortemente a rischio. La situazione, secondo Claudio Pica, è destinata a peggiorare nei prossimi mesi. Il presidente infatti di Aeper, Associazione esercenti pubblici esercizi di Roma, spiega: “Nella Capitale d’Italia la ripresa economica auspicata non c’è stata. I pubblici esercizi sono ancora ben lontani dal quel ritorno in equilibrio in termini di fatturati e standard produttivi“. E’ convinto che gli aiuti del Governo e del Comune non siano stati sufficienti per aiutare le imprese a risollevarsi. A proposito dei sussidi alle attività commerciali, afferma il presidente Pica: “Probabilmente è ancora troppo poco per aiutare le aziende in difficoltà, rispetto al gap da colmare a seguito del lockdown dovuto al Covid-19. Il Dl agosto deve ancora concretizzarsi, ad oggi quindi appare un provvedimento tardivo“.
Situazione drammatica all’orizzonte secondo le stime di Aeper
A Roma, secondo le stime Aeper, “Circa il 50% di bar e ristoranti rischiano di chiudere entro la fine dell’anno. A non riaprire le serrande a gennaio 2021 potrebbero essere circa 5mila pubblici esercizi, comprese anche pizzerie al taglio e gelaterie“. La situazione che descrive Pica è grave e drammatica. Il presidente di Aeper parla di una situazione “Che va presa in tempo, altrimenti per la città sarà un dramma sociale oltrechè occupazionale“. Si augura che il Governo e la sindaca Raggi intervengano perché le condizioni delle imprese non si aggravino ulteriormente. Un provvedimento auspicato ma non ancora arrivato sarebbe la riduzione della Tari, per alleggerire le spese degli esercenti.