Le restrizioni del decreto atto a contenere il contagio da Coronavirus hanno instillato il panico in tutto il nostro Paese. Appena terminata la conferenza stampa del Premier Giuseppe Conte, tantissimi italiani si sono riversati nei supermercati per fare scorte di generi alimentari di ogni tipo. Motivo? Sconosciuto, in effetti. Una delle restrizioni del nuovo DPCM, infatti, vieta categoricamente l’assembramento di persone in uno spazio ristretto. A Napoli, tra la folla in preda alla razzia sono stati pizzicati anche Josè Maria Callejon e Fernando Llorente, entrambi calciatori del club campano.

Coronavirus: i calciatori diano l’esempio

In un momento davvero difficile, serve il buonsenso di tutto il collettivo. I comportamenti positivi potrebbero essere recepiti con maggior incisività se i personaggi di spicco, anche i calciatori, riuscissero a dare il buon esempio a tutta la popolazione. Non dovrebbe servire, ovviamente, emulare un Vip per aver coscienza dei giusti comportamenti da tenere in questo difficile scorcio della nostra vita ma, al contempo, un sano incipit da eroi popolari potrebbe aiutare moltissimo. Nella lotta al Coronavirus ogni emulazione positiva deve essere seguita.

Questa è la prova che per fare il calciatore non bisogna essere per forza intelligenti“.

Questo, tra i tanti, è il commento più gettonato che è sfociato nella classica indignazione da social. Presente al supermercato di Napoli anche la moglie di Ospina, estremo difensore dei partenopei. Ricordiamo a tutti che i supermercati resteranno aperti per garantire l’afflusso di prodotti. Come sempre. Fare razzie o cose interminabili non serve. Che tu sia un operaio oppure un calciatore famoso come Callejon e Llorente.