Prima due retroscena giornalistici in cui si raccontava della presunta regia di Arianna Meloni, sorella della premier, a riunioni per decidere nomine chiave in Rai e Trenitalia con «nomi di gradimento della sorella della premier». Poi il canonico attacco dell’opposizione, con i renziani di Italia viva che incalzano con due interrogazioni. Fino a questo punto si tratta del più classico botta e risposta, condito da schermaglie politiche. Ma è nel terzo passaggio che si innesca l’escalation che ha portato all’intervento della premier per difendere «Ari». Davanti alle richieste di chiarimento di Maria Elena Boschi (in Vigilanza Rai) e Raffaella Paita (in Parlamento per Trenitalia), la reazione di Fratelli d’Italia è durissima

Ma cosa è successo con Arianna Meloni

“Vogliono indagare Arianna Meloni”: il titolo domina la prima pagina del Giornale.

E l’allarme, firmato dal direttore Alessandro Sallusti, ipotizza che un asse fatto da quotidiani ostili, sinistra e pm militanti sta tramando contro la sorella della premier. Alla guida della segreteria politica di Fratelli d’Italia, Arianna potrebbe essere presto indagata – è l’sos del Giornale – per traffico di influenze sulle ultime nomine del governo. Provando così a minare la tenuta dell’esecutivo dal fianco più intimo.

«Abbiamo avuto segnali importanti che dopo Ferragosto sarebbe arrivato un avviso di garanzia ad Arianna Meloni. Arriverà? Non dipende da me». Alessandro Sallusti, direttore del Giornale, risponde così al Corriere della Sera sulla storia pubblicata dal quotidiano riguardante la sorella della premier Giorgia Meloni. Il reato ipotizzato nei confronti di Arianna Meloni sarebbe traffico di influenze illecite per il suo attivismo nelle nomine governative e nelle aziende di Stato.

Il Giornale lo ha definito un «complotto ordito dall’asse politica-giornali di sinistra-procure» contro la sorella di Meloni. Nei retroscena dei giornali di oggi, la presidente del Consiglio parla di un «disegno» per colpire lei attraverso la sorella. E avverte che i suoi staranno attenti «a non cadere nella trappola» e nelle «manovre di palazzo» di chi «vuole creare le condizioni affinché la magistratura apra un’inchiesta». Dichiarazioni di solidarietà sono arrivate da parte degli alleati, mentre dalle opposizioni si chiedono chiarimenti.

Dalla masseria pugliese dove le due sorelle sono in vacanza è Giorgia Meloni a intervenire facendo sentire tutta la sua ira. “Purtroppo reputo molto verosimile quanto scritto oggi da Sallusti”, dice la presidente del Consiglio definendolo “gravissimo se fosse vero” e paragonandolo a “uno schema visto e rivisto soprattutto contro Silvio Berlusconi”. Ossia “un sistema di potere che usa ogni metodo e ogni sotterfugio – spiega – pur di sconfiggere un nemico politico che vince nelle urne la competizione democratica”. Quindi dopo aver “setacciato la vita mia e di ogni persona a me vicina, senza trovare nulla”, la “peggior politica” è passata a “mosse squallide e disperate” come quella contro la primogenita di casa e sua amata sorella.

“Ma in fondo – chiude il ragionamento la premier – sarebbe anche un buon segno, perché queste mosse squallide e disperate da parte della peggiore politica significherebbero solo che stiamo smontando il sistema di interessi che tiene in ostaggio l’Italia da troppi anni. Quindi, avanti a testa alta, con ancora maggiore determinazione”.