L’anticipo dell’importo delle fatture che vengono emesse si può considerare a tutti gli effetti una forma di finanziamento. Infatti quando si è in possesso di una fattura che è stata emessa ma non è ancora stata incassata, è possibile presentarla a un istituto di credito in modo da ottenere un anticipo. A quel punto la somma anticipata è accreditata sul conto corrente per un certo arco di tempo, che di solito corrisponde al tempo che il cliente ha a disposizione per eseguire il pagamento. Trascorso questo periodo, l’anticipo sul conto viene addebitato. Nel caso in cui il cliente provveda al pagamento prima della scadenza, l’anticipo può essere estinto, mentre è possibile ottenere una proroga nell’eventualità di un mancato incasso alla scadenza.
Incassa Subito di TeamSystem
TeamSystem ha messo a punto un nuovo servizio denominato Incassa Subito grazie a cui è possibile incassare fino al 90% del valore delle proprie fatture in anticipo. Scegliere di cedere il credito sulle fatture emesse, permette di non avere a che fare con alcun costo fisso – non ci sono abbonamenti né spese di ingresso – e di pagare unicamente ciò che è necessario per la transazione. Inoltre è possibile decidere quante e quali fatture cedere. La richiesta può essere gestita con un processo sicuro e al tempo stesso semplice. Infine, l’esposizione verso il sistema bancario per chi usufruisce del servizio non viene modificata e non ha impatti negativi.
Come funziona
In genere è possibile presentare qualsiasi fattura che sia stata emessa ma non ancora incassata, a condizione che non sia scaduta. Occorre tener presente, tuttavia, che gli istituti di credito possono rigettare delle fatture nel caso in cui vengano emesse verso clienti che non sono graditi, come per esempio un’azienda insolvente o un soggetto protestato. L’anticipo delle fatture riguarda un fido della somma prestabilita, da impiegare in una o più circostanze.
Quali limiti devono essere rispettati
In linea teorica per le fatture che vengono presentate non sono previsti limiti di importo. Va tenuto presente, comunque, che il tetto della somma che può essere anticipata non deve essere maggiore del fido che è stato predisposto, fermo restando l’obbligo di attenersi alle prescrizioni che la banca ha indicato. Per esempio, un istituto di credito potrebbe richiedere che il fido non venga usato interamente per un cliente solo. In linea di massima da parte della banca non viene anticipato l’importo nella sua totalità, ma una parte che in genere è compresa tra il 70 e l’80%.
Il mandato all’incasso
Il mandato all’incasso è una delle due più importanti tipologie di anticipo fatture tra cui è possibile scegliere. Nel momento in cui si presenta una fattura da anticipare, si sta assegnando all’istituto di credito una specie di particolare mandato all’incasso. Questo vuol dire che la banca viene autorizzata a trattenere gli importi riscossi a garanzia del denaro che è stato anticipato. Di conseguenza, nel momento in cui si verrà pagati con un bonifico bancario, non solo l’istituto di credito tratterrò quello che aveva anticipato all’inizio, ma accrediterà anche la differenza tra il valore della fattura e l’importo dell’anticipo.
La cessione del credito
Una soluzione alternativa è rappresentata dall’anticipo fatture con cessione del credito: in virtù di questa formula, la banca anticipo a chi ne fa richiesta la somma di una fattura che è stata presentata, mentre al debitore viene comunicato che il credito è stato ceduto. In particolare al debitore viene fatto sapere, attraverso una notifica con raccomandata, che occorre effettuare il pagamento secondo le modalità specificate in fattura, anche se di solito ciò avviene tramite bonifico bancario. In alcuni casi la banca può richiedere, insieme con la notifica, l’accettazione della comunicazione, che per l’istituto di credito costituisce una garanzia ulteriore. Vi sono, poi, tecniche a cui si ricorre in presenza di correntisti che hanno un rating migliore, tra cui l’anticipo fatture sulla base di tabulati contabili o quello con tassi differenziati.