È una posizione straordinariamente unica e storica per Donald Trump: mai prima d’ora un imputato era stato eletto alla carica più alta della nazione e un ex presidente non era mai stato incriminato penalmente fino all’anno scorso. Trump ha dichiarato più volte che intende licenziare il procuratore speciale Jack Smith e chiudere i procedimenti federali o vari processi contro di lui, per aver tentato di ribaltare le elezioni presidenziali del 2020 e per aver gestito male documenti classificati.
Cosa succede ora a tutte le accuse e ai processi in bilico di Donald Trump?
La Costituzione statunitense infatti dice che per diventare presidente basta che una persona abbia almeno 35 anni, sia nata negli Stati Uniti e, nel caso si sia poi spostata, abbia vissuto nel paese per almeno 14 anni. A livello federale non ci sono infatti limitazioni riguardo alla fedina penale del candidato, cosa che invece esiste per cariche statali o locali in alcuni stati.
Esiste un emendamento alla Costituzione statunitense, il 14°, approvato dopo la Guerra civile, che impedisce a chiunque abbia partecipato a un’insurrezione dopo aver prestato giuramento sulla Costituzione di candidarsi a qualsiasi incarico pubblico, inclusa la presidenza. Alcune Corti Supreme statali, come quella del Colorado e del Maine, avevano stabilito che proprio sulla base di questo emendamento Trump non si potesse candidare, dato che è accusato, in un altro caso, di aver provocato l’insurrezione al Congresso del 6 gennaio 2021 con l’intenzione di sovvertire il risultato delle elezioni. A marzo la Corte Suprema degli Stati Uniti, a maggioranza conservatrice, aveva però annullato queste sentenze, stabilendo che Trump fosse candidabile.
Ecco come stanno le cose :
- Condanne a New York: Trump dovrebbe comparire in tribunale il 26 novembre per ricevere una sentenza per la sua condanna di inizio anno per 34 capi di imputazione per falsificazione di documenti aziendali per coprire un pagamento di denaro per il silenzio effettuato durante la campagna del 2016 alla star di film per adulti Stormy Daniels, che ha dichiarato di aver avuto una precedente relazione con lui. Trump nega la relazione ovviamente. Se quella sentenza verrà effettivamente pronunciata resta una questione aperta. Il team legale di Trump cercherà di assicurarsi che la sentenza non verrà pronunciata. Nello stato di New York la pena prevista per il reato per cui è stato condannato Trump va dai 16 mesi ai 4 anni di carcere, ed è possibile che Trump debba effettivamente passare un periodo in prigione. Secondo molti esperti di diritto però è molto più probabile che il giudice propenderà per altri tipi di pena, come la libertà vigilata e gli arresti domiciliari, dato che Trump è un uomo di 77 anni finora incensurato.
- A seconda della decisione del giudice, Trump potrebbe dover essere costretto a fare comizi a distanza, da casa sua, o a essere autorizzato per spostarsi da uno stato all’altro per proseguire con la sua campagna elettorale. In questo caso dovrebbe essere sempre accompagnato da un poliziotto e dovrebbe concordare i suoi spostamenti con il tribunale competente. La risposta a questi dubbi sarà data l’11 luglio.
- Casi federali a DC e Florida: da quando i casi sono stati presentati nel 2023, la principale strategia legale di Trump è stata quella di ritardare i processi fino a dopo le elezioni in modo che, se eletto, avrebbe potuto licenziare Smith, portando alla fine dei due casi. I funzionari del Dipartimento di Giustizia stanno esaminando le opzioni su come concludere i due casi penali, rispettando anche un promemoria del 2020 dell’Office of Legal Counsel del dipartimento su incriminazioni o procedimenti penali contro presidenti in carica.
- Caso RICO in Georgia: il destino immediato del caso penale di Trump in Georgia, per aver tentato di ribaltare le elezioni del 2020, dipende, in gran parte, dal fatto che il procuratore distrettuale della contea di Fulton, Fani Willis, sia squalificato dal perseguire la questione dopo la sua precedente relazione sentimentale con un collega procuratore. Ma anche se le fosse consentito di continuare a perseguire Trump, il caso sarebbe quasi certamente in bilico, ora che è stato eletto. Quest’ultimo caso, come quello che riguarda l’insurrezione al Congresso, si basa su accuse di crimini federali, e non è chiaro cosa potrebbe succedere se Trump venisse condannato e poi vincesse le elezioni: non è mai successo che un presidente venisse condannato e quindi non è mai successo che si graziasse da solo, ma in teoria non è vietato dalla legge. Se Trump venisse eletto mentre i processi sono ancora in corso, cosa molto probabile, un procuratore generale da lui nominato potrebbe ritirare le accuse. Il caso di Stormy Daniels e quello della Georgia sono invece casi gestiti da tribunali statali, su cui il presidente non ha potere.
- Cause civili: Trump si sta anche difendendo in una serie di cause civili, tra cui quelle riguardanti il suo ruolo nell’attacco del 6 gennaio 2021 al Campidoglio degli Stati Uniti, due casi di diffamazione di E. Jean Carroll e un caso di frode civile intentato dal procuratore generale di New York, in cui Trump è stato condannato a pagare quasi 454 milioni di dollari di danni.