Oggi pomeriggio, poco prima delle 17:30, un furgone si è lanciato sulla folla a Barcellona. 

Il bilancio delle vittime dell’attentato di oggi pomeriggio a Barcellona, aggiornato a pochi minuti fa, parla di 13 morti e di 80 feriti. Tuttavia, la conta è ancora provvisoria, perché tra i feriti se ne contano circa una quindicina in gravissime condizioni.

Dieci minuti fa, alle 21:26, l’ISIS ha rivendicato la paternità dell’attentato. Il furgone si è fiondato sulla folla che passeggiava sulla Rambla, nei pressi di Plaza Catalunya. Una volta finita la sua corsa contro un chiosco, l’attentatore ha abbandonato il furgone fuggendo a piedi. 

La polizia di Barcellona ha identificato l’uomo alla guida come Driss Oukabir, di origine marocchina, nato ad Aghbala in Marocco ma legalmente residente da tempo in Spagna. La polizia ha poi annunciato che Oukabir è stato arrestato. Sarebbe stato lo stesso Driss Oukabir, secondo i primi riscontri, a noleggiare un paio di giorni fa il furgone utilizzato per l’attentato.

La Commissione islamica spagnola, per bocca del suo presidente Riay Takary Bakry ha espresso tutto il suo cordoglio, prendendo le distanze dall’attentato. 

«I musulmani spagnoli esprimono le loro condoglianze alle famiglie delle vittime e la loro solidarietà con il popolo di Barcellona e della Spagna. La Commissione islamica spagnola conferma il suo pieno impegno nella lotta contro qualunque tipo di terrorismo, e spera che i responsabili di questi attentati possano essere arrestati e portati di fronte alla giustizia quanto prima».

Intanto, il presidente della Catalogna Carles Puigdemont ha annunciato che è stata arrestata un’altra persona, sospettata di essere coinvolta nell’attentato. Non è stata diffusa l’identità dell’altra persona arrestata.

La polizia intanto ha chiesto a cittadini e turisti di restare lontano dalla zona di Plaza Catalunya e dalla Rambla, in quanto sarebbero ancora in corso operazioni di polizia per mettere in sicurezza la zona è cercare altri potenziali soggetti coinvolti. Le stazioni della metropolitana e dei treni della zona sono state chiuse per precauzione.

Lorenzo Spizzirri