Il costume da bagno intero è un indumento utilizzato sin dall’antichità e ancora oggi è il capo di abbigliamento da molti utilizzato per fare il bagno.
Proprio per via delle sue antiche origini, come ogni altro elemento naturale o artificiale presente nel mondo, si è evoluto notevolmente nel corso del tempo. In questo articolo vedremo insieme come si è evoluto il costume da bagno nella storia diventando un capo trendy e altamente diversificato quale è oggi.
Antichità
La prima raffigurazione di un costume da bagno risale al periodo dell’Impero Romano, come si evince da una serie di mosaici risalenti al III secolo a.C. in Sicilia. Questo capo di abbigliamento è rappresentato in questi mosaici, ed è possibile notare che non doveva necessariamente ricoprire l’intero busto.
Dal ‘700 in avanti
Nel periodo del Medioevo e del Rinascimento, fare il bagno non era un’attività ricorrente e le mode di quei periodi non prestavano particolare attenzione a questi articoli di abbigliamento.
A partire dal 1750 comincia a diffondersi questa abitudine e la moda parigina inizia a fare spazio a modelli pensati per consentire alle persone di bagnarsi senza mettere in mostra il proprio corpo. Bisognerà attendere il 1900 per vedere la prima comparsa del costume intero come lo intendiamo oggi, inizialmente realizzato in lana poiché le proprietà di questo tessuto le consentono di non aderire al corpo eccessivamente quando bagnato senza, quindi, diventare trasparente.
Gli anni ‘20
La tendenza a coprire il busto interamente ritorna nel 1920, anche se la moda dell’epoca non prevedeva l’utilizzo del pezzo unico. In quegli anni i costumi di tendenza erano realizzati in due pezzi: la parte inferiore era spesso una gonnellina di ridotte dimensioni, con al di sotto un paio di mini pantaloncini, che garantivano piena libertà di movimento a tutte le donne che lo indossavano.
Anni ‘40
In questo periodo inizia a diffondersi l’utilizzo di un materiale utilizzato talvolta ancora oggi: il filo. Molte donne iniziarono ad autoprodursi i costumi realizzandoli con i ferri; il materiale era altamente più performante rispetto alla lana, che, fin dalla sua comparsa, era rimasta una costante nel corso degli anni nonostante il susseguirsi delle varie tendenze. Iniziano anche a diffondersi i primi completi a 2 pezzi, nonostante l’effetto “costume intero” fosse ancora un must, considerati gli standard di pudore dell’epoca.
Anni ‘45-’50
In questo periodo le tendenze relative alla moda mare non presentarono un’ampia varietà di proposte, riflesso degli effetti nefasti della guerra sull’economia e la qualità della vita generale della popolazione
Dagli anni ‘60 ad oggi
Molte sono state le tendenze e, con il trascorrere degli anni, la comparsa dei movimenti femministi e di emancipazione delle donne in generale, ha fatto sì che la moda celebrasse il cambiamento prediligendo modelli a 2 pezzi concepiti per mettere in mostra ed enfatizzare le forme femminili. La nascita del bikini, la nascita della Lycra (materiale brevettato dal brand omonimo) hanno, in alcuni momenti, oscurato e lasciato in secondo piano il costume intero, che non ha però mai concretamente abbandonato le scene.
Una cosa è certa: la moda evolve, i costumi mutano nelle forme, nei materiali e nelle sezioni di corpo da enfatizzare, ma il costume a corpo intero resta una costante, sinonimo di eleganza e comodità.