Niente più restrizioni in Danimarca, lo dice il capo dell’Istituto di Sanità di Copenaghen all’Agenzia Giornalistica Italiana (AGI). “Oltre l’80% della popolazione è completamente vaccinata, il 60% ha ottenuto la terza dose” queste le sue parole.
Covid in Danimarca: il ritorno alla (nuova) normalità
In Danimarca le restrizioni sono state eliminate grazie alla copertura vaccinale raggiunta nella popolazione. In particolare, la campagna vaccinale ha raggiunto i cittadini più vulnerabili, che si sono resi immuni alle degenerazioni più pericolose del Covid-19.
Il capo dell’Istituto di sanità di Copenaghen, Henrik Ullum, ha dichiarato che si è verificata una marcata diminuzione dei pazienti positivi che richiedono un trattamento per la polmonite da Covid. Inoltre, il numero di pazienti in terapia intensiva è diminuito vertiginosamente. Per l’AD danese, tuttavia, il modello della Danimarca non è applicabile automaticamente a tutti gli altri paesi europei. Infatti, le misure precauzionali che impediscono la divisione massiccia del virus, devono essere stabilite sulla base della caratteristiche che il sistema sanitario di un determinato paese offre.
Il Capo dell’Istituto nonché virologo, si dice sicuro del fatto che la pandemia non finirà, ma si trasformerà. Grazie all’immunità il virus ci renderà resistenti alle forme più pericolose del Covid-19. “Potremmo aver bisogno di vaccinare di nuovo una parte della popolazione, e forse anche ripetutamente” dichiara nel corso dell’intervista. Si tratta di segnali che fanno ben presagire e che ci confortano sull’andamento della pandemia.
Intanto, anche in Italia, da lunedì 7 febbraio entreranno in vigore nuove regole. La quarantena a scuola passerà dai 10 ai 5 giorni e solo per i non vaccinati e la DAD scatta da cinque casi in poi per nidi, asili e scuole elementari. Bisogna invece aspettare ancora per la rimozione dell’obbligo delle mascherina all’aperto e l’apertura delle discoteche.
Michela Foglia
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