Mario Draghi ed il suo Governo saranno impegnati tra mercoledì e giovedì in Parlamento per la fiducia al nuovo governo, ma già vi sono decisioni importanti da prendere. La prima riguarda, obbligatoriamente, la linea da seguire per contrastare la pandemia. Forse già mercoledì in Senato, Mario Draghi potrebbe fornire le prime indicazioni guida in riferimento a tale problematica. Draghi punta al modello tedesco.

La posizione di Mario Draghi

Le dichiarazioni del consulente del ministro della Salute, Walter Ricciardi, con la richiesta esplicita di un nuovo lockdown, hanno creato non poca agitazione nelle forze che compongono la nuova maggioranza. Alcuni hanno ritenuto giuste le osservazioni di Ricciardi, altri le hanno trovate eccessive, allarmistiche e fuori luogo. Al momento attuale il presidente del Consiglio non ha fornito indicazioni ufficiali, ma secondo alcune fonti attendibili starebbe vagliando il modello tedesco. Angela Merkel ha imposto, in Germania, un lockdown soft dal mese di dicembre.

Quali sono le misure anti-Covid in vigore in Germania?

Il lockdown tedesco è, senza dubbio, meno rigido di quello visto in Italia in primavera, ma che ha portato a un calo dei contagi, ora inferiori ai 10000 casi giornalieri. La chiusura generalizzata è stata estesa, per il momento, fino al 7 marzo, ma non è esclusa un’ulteriore proroga. In Germania attualmente sono chiusi i negozi, i bar, i ristoranti (ma è possibile l’asporto), i centri benessere e i parrucchieri, oltre a tutti i servizi non essenziali. Il primo marzo, però, riapriranno i parrucchieri.

Gli spostamenti sono consentiti ma solo in alcuni casi, come una passeggiata o per andare al lavoro, anche perché lo smart working non è obbligatorio. È possibile uscire anche per incontrare una persona al di fuori del proprio nucleo di familiari/conviventi. Si possono indossare soltanto mascherine chirurgiche che rispettino tutte le norme tecniche e, quindi, sono assolutamente vietate quelle fatte in casa. Le scuole, al momento, sono chiuse. Potrebbero riaprire da marzo, almeno in alcune Regioni. Anche in Germania, infatti, la frammentazione regionale è alta: molte fanno in autonomia e hanno misure più o meno restrittive. Infine la Germania ha anche chiuso, proprio in questi giorni, i suoi confini con la Repubblica Ceca e la regione austriaca del Tirolo.

Draghi punta il modello tedesco

Draghi punta il modello tedesco. L’ipotesi che il presidente del Consiglio Mario Draghi possa prendere a modello la Germania della cancelliera Angela Merkel, con cui ha spesso avuto un rapporto diretto, come la linea da seguire per combattere la diffusione della pandemia, è una possibilità da non sottovalutare. D’altronde è anche difficile ipotizzare che Draghi possa seguire una linea completamente differente dagli altri Paesi europei, che ricorrono a misure anti-contagio più rigide di quelle italiane in questo periodo. In Germania Angela Merkel si è presentata in Parlamento ammettendo, in tutta sincerità, che sarebbe servita una linea più rigida sin da prima. Alla fine Merkel si è imposta sui Land, meno rigoristi, troppo tardi e la seconda ondata è stata catastrofica per la Germania. Lo stesso Draghi potrebbe seguire l’esempio della Merkel ed imporre alla Regioni di adeguarsi alle sue decisioni, qualora queste fossero estremamente restrittive.

Stefano Vori