I dati dell’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali (Agenas) registrano un aumento vertiginoso nell’occupazione dei reparti Covid ospedalieri di terapia intensiva e area medica. Sarebbero almeno 15 le regioni coinvolte, alcune di queste in zona bianca.

Covid, i dati che segnano l’aumento delle occupazioni negli ospedali

Non si arrestano il numero dei contagi e dei posti occupati nei reparti covid negli ospedali. Agenas ha infatti raccolto dati che segnalano come almeno 15 regioni stiano vivendo una situazione critica e abbiano superato questa soglia.

A livello nazionale la percentuale di posti letto occupati nelle strutture ospedaliere è aumentata del 12% in terapia intensiva, contando settimanalmente 50 casi ogni 100mila abitanti.
Anche l’area medica presenta un aumento del 15%, registrando complessivamente circa il 27% di occupazione nei reparti.

Il tasso cresce in Valle D’Aosta che segna il 46%, la Liguria il 39%.
Crescita anche in Abruzzo con il 24%, la Basilicata (20%), la Campania (25%), l’Emilia Romagna (23%), il Friuli Venezia Giulia (28%), il Lazio (24%), la Lombardia (29%), Trento (21%), la regione del Piemonte (32%), la Sicilia (31%), Toscana (22%), Umbria (31%) e Veneto (24%).

La situazione rimane abbastanza invariata solo in Molise in cui si segnala un tasso del 16%, stessa soglia che si registra a Bolzano, nella Calabria con un 36%, nelle Marche (25%), in Puglia (16%) e nella Sardegna (12%).

Per quanto riguarda unicamente i reparti di terapia intensiva la situazione è stabile con circa il 16% di occupazione a livello nazionale, ma a livello giornaliero cresce in 6 regioni.
Infatti in Friuli Venezia Giulia l’aumento è del 23%, nelle Marche del 22%, a Trento del 30%, in Puglia del 9%, in Sardegna del 13%, e infine in Sicilia del 17%.

Fonte: ANSA

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