Covid: chiusura dei Comuni che si trovano vicini ai focolai provocati dalle varianti del virus.
Nuove misure
L’espansione delle varianti di Covid-19 provocano l’allargamento delle zone rosse. I Comuni vicini ai focolai dovranno essere chiusi. Scattano provvedimenti più restrittivi per le nuove regioni in fascia arancione.
Venerdì il governo si riunirà per pianificare nuove misure e prendere decisioni in vista della scadenza del Dpcm fissata al 5 marzo. Ma gli scienziati evidenziano la necessità di seguire una linea di massimo rigore per prevenire una «terza ondata». Potrebbe infatti essere addirittura più aggressiva della seconda.
Le mutazioni fanno paura: quella inglese, ma soprattutto quelle sudafricana e brasiliana ormai presenti in numerosi luoghi d’Italia.
Covid: comuni in lockdown
Dopo Pescara e Ancona aumentano i luoghi in “zona rossa”, altre città rischiano di essere chiuse. L’indicazione per sindaci e governatori è infatti quella di mandare in lockdown non soltanto i centri dove maggiore è l’incidenza delle varianti, ma anche quelli limitrofi proprio per cercare di arginarne la diffusione. Il regime deve essere simile a quello scattato in tutta Italia nel marzo scorso: chiuse le scuole e i negozi.
Covid varianti
Il ministero della Salute registra un’incidenza al 18 % della variante inglese, ritenuta la più trasmissibile, ma ritiene che questa percentuale possa salire. E sottolinea come stia aumentando il numero dei malati per la variante sudafricana, soprattutto nell’area di Bolzano, e quella brasiliana, trovata in Umbria e Toscana.
Nuovi colori per le regioni
Oggi le Regioni trasmetteranno alla cabina di regia i dati e già domani saranno firmate le ordinanze che fanno scattare la fascia arancione. Lazio, Emilia-Romagna, Friuli-Venezia Giulia, Marche e Piemonte sono ad altissimo rischio e potrebbero aggiungersi a Basilicata, Liguria, Molise, Umbria e Provincia di Trento. L’Abruzzo potrebbe invece finire nuovamente in fascia rossa.