Il fegato di un donatore positivo al Covid è stato trapiantato per la prima volta su un paziente positivo asintomatico. Si tratta del primo trapianto (in Italia) da positivo a positivo.
Il Covid non impedisce il trapianto di organi in sicurezza
Il Covid non ferma i trapianti. Una precedente operazione era stata un trapianto da una persona positiva a una negativa. Ora per la prima volta all’ospedale Molinette di Torino l’équipe di Renato Romagnoli ha superato un altro traguardo, ha seguito un trapianto di fegato da un donatore positivo a un ricevente positivo (asintomatico con tre dosi di vaccino).
Una sala operatoria in massima sicurezza con bardatura anti-Covid per evitare la diffusione del contagio e un paziente che dopo solo 24 ore era in buone condizioni.
Le condizioni del fegato del paziente hanno convinto i chirurghi a procedere. L’intervento è riuscito
Era necessario decidere se proseguire o meno con il trapianto salva-vita. Sul bilancio rischi-benefici la scelta è stata di andare avanti. Per prevenire una possibile evoluzione dell’infezione al Covid nel periodo post-trapianto, Francesco De Rosa (responsabile dell’Infettivologia dell’ospedale) ha dato indicazione alla somministrazione di anticorpi monoclonali specifici anti Covid.
La funzione respiratoria e gli esami radiologici polmonari sono attualmente nella norma e il paziente sta avendo un regolare decorso post-operatorio. Ora è mantenuto in isolamento in quanto il tampone fatto dopo 7 giorni dal precedente è ancora positivo per l’infezione da Covid
L’ospedale ha commentato a fine operazione:
“Lo sforzo multidisciplinare ha dimostrando che il Covid non impedisce il trapianto di organi in sicurezza“.
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