Al di là dei vaccini che ultimamente sono stati distribuiti nella maggior parte dei Paesi del mondo, sono in tanti coloro che si stanno adoperando per la ricerca di una cura definitiva contro il Covid. Lo stesso Anthony Fauci, nelle scorse settimane, auspicava la scoperta di un siero universale che potesse esserci di aiuto per la lotta al virus. Tuttavia, almeno per il momento, quella strada sembra essere ancora impraticabile. Buone notizie, però, arrivano da Pfizer, che ha dato vita alla prima pillola domestica per il trattamento da Coronavirus. E stando ad un’Ansa dell’Ultima Ora, pare che l’Ema abbia dato il via libera alla sua messa in commercio.
Paxlovid, il primo farmaco anti-Covid per via orale
Le sperimentazioni nella speranza di poter trovare un’arma “quotidiana” da affiancare agli attuali sieri anti-Covid sono diverse. Per gli scienziati, difatti, è di primaria importanza, soprattutto in previsione di un’eventuale convivenza con il virus. E visti i recenti sviluppi, pare che alcuni l’abbiano trovata. La Pfizer, medesima casa di distribuzione dell’omonimo vaccino, ha brevettato Paxlovid, il primo farmaco a consumo orale per la cura del Coronavirus. E notizia ancor più felice è quella riguardante l’approvazione che l’Agenzia Europea del farmaco ha dato per la sua immissione sul mercato.
In particolare, Paxlovid sarebbe raccomandata per tutti quelli che hanno più probabilità di andare incontro ad un peggioramento dell’infezione. Difatti, gli studi condotti su tanti casi affetti dalla Delta hanno dimostrato l’efficacia della medicina, fa sapere l’Ansa. I rischi di ricovero o decesso si sono notevolmente ridotti e i pazienti hanno mostrato di reagire positivamente. A tal proposito la commissaria Ue alla Salute Stella Kyriakides ha dichiarato che “ha il potenziale per fare davvero la differenza per le persone ad alto rischio di progressione verso il Covid grave“, si legge nell’Ansa. “Con l’autorizzazione di Paxlovid – ha poi aggiunto – questa settimana sono 6 i farmaci contro il Covid-19 autorizzati nell’ambito della strategia terapeutica Ue e altri arriveranno nelle prossime settimane“. Insomma, passi avanti decisamente notevoli e che lasciano ben sperare.
Dello stesso avviso è stata sicuramente l’Ema, la quale ha sottolineato i benefici che la pillola può arrecare. Per di più, pare che garantisca un’adeguata copertura non solo contro la variante Delta, ma anche contro Omicron e altre possibili mutazioni. E a pensarci bene, potrebbe essere un ottimo strumento per far fronte all’impennata di ricoveri delle ultime settimane.
Scritto da Diego Lanuto.
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