Cuba pensa a una sua criptovaluta? Ecco chi potrebbe realizzarla…

Foto dell'autore

Di Redazione Metropolitan

John McAfee, esperto di sicurezza informatica, imprenditore tecnologico, commentatore spesso presente negli ambiti finanziari, ha recentemente dichiarato la sua volontà di lavorare con il governo cubano come consulente per il lancio di una criptovaluta nazionale. 

McAfee ha dichiarato le sue intenzioni pubblicamente, sui social network, subito dopo che i funzionari del governo cubano hanno rivelato la loro intenzione di sviluppare una valuta digitale che possa essere utilizzata per il compimento di transazioni commerciali, aggirando così le sanzioni economiche imposte dagli Stati Uniti.

Secondo l’agenzia di stampa Reuters, McAfee avrebbe assicurato che un simile progetto criptovalutario, non solamente sarebbe a tutti gli effetti fattibile, ma sarebbe anche piuttosto semplice da realizzarsi. Così semplice, probabilmente, da aver persino offerto la sua guida senza ottenere nulla in cambio. “Sarebbe semplice aggirare l’embargo del governo degli Stati Uniti attraverso l’uso di un intelligente sistema monetario – ha affermato McAfee – così ho fatto un’offerta formale per aiutare (il governo cubano, ndr) gratuitamente su un canale privato”.

John McAfee potrebbe realizzare una criptovaluta per Cuba? - immagine web
John McAfee – immagine web

L’uso della criptovaluta per aggirare le sanzioni statunitensi non è certamente una novità, ci ricordano gli esperti di www.lecriptovalute.org, tanto che ben più di qualche analista sottolinea che questa idea sembra essere direttamente ispirata dagli sforzi del Venezuela per creare la propria valuta digitale, il Petro, legata al greggio. Tuttavia, McAfee sembra guardare oltre, e invita a non guardare agli altri esperimenti fallimentari, che avrebbero generato false aspettative.

Nelle sue dichiarazioni, l’imprenditore ha specificato che “non si può semplicemente creare una moneta e aspettarsi che voli”, e che la chiave per il successo dello sviluppo di una criptovaluta per Cuba è proprio la possibilità di adattare la moneta alla sua specifica realtà. “Bisogna basarla sulla corretta blockchain, farla strutturare in modo tale da soddisfare le esigenze specifiche di un Paese o della sua situazione economica”, ha detto genericamente McAfee, in attesa di comprendere, nel dettaglio, che cosa intenda.

Criptovalute - immagine da thelastloop.com

criptovaluta
Criptovalute – immagine da thelastloop.com

Ad ogni modo, la mossa di McAfee verso L’Avana sembra essere tutt’altro che anomala. L’interesse dell’imprenditore nei confronti del governo cubano e dei suoi progetti di sviluppo di una criptovaluta sembra infatti – sostengono le persone vicine al noto esperto di sicurezza – basarsi sia sugli ideali di libertà del programmatore, sia sul suo tempo trascorso all’Avana.

McAfee ha anche in programma di candidarsi come candidato presidenziale del Partito Liberale alle elezioni americane del 2020, e estendere il visto turistico a tempo indeterminato. Non è stato confermato se il governo cubano abbia accettato la proposta di McAfee ma, in fondo, questo non gli ha impedito di candidarsi ripetutamente per questo lavoro, rammentando che “ci sono probabilmente meno di 10 persone al mondo che sanno (creare una criptovauta, ndR), e io sono certamente una di loro”.

Insomma, solamente il tempo ci dirà se questo avanzamento di McAfee sia effettivamente ispirato dalla sua volontà di svolgere un ruolo attivo nel progetto criptovalutario di Cuba, o se invece sia una dichiarazione (e non sarebbe certamente la prima) per irrompere nel complicato ecosistema della blockchain con delle affermazioni destinate a far scalpore.