Roma, 8 maggio 1956: nasce Cristina Comencini, regista, sceneggiatrice e scrittrice. Nonostante abbia studiato economia e commercio presso l’università la Sapienza di Roma, si è sempre sentita, infatti, attratta dal mondo della cultura. Ciò le fa decidere di lavorare nel settore cinematografico, prima col padre e poi indipendentemente. Successivamente, questa passione la porta anche a dedicarsi ad altri ambiti, ossia la scrittura e il teatro.
La carriera nel mondo del cinema
Cristina Comencini è introdotta nell’ambiente cinematografico dal padre, il registra Luigi Comencini. Il cineasta, infatti, la fa partecipare fin da giovane ad alcune sue produzioni. La ragazza, inoltre, ottiene nel 1982 la possibilità di affiancarlo nella sceneggiatura di alcuni suoi lavori. Ciò avviene per la prima volta con il film Il matrimonio di Caterina (1982). Dopodichè, l’aspirante cineasta comincia poi ad collaborare anche con altri sceneggiatori. Accade con la miniserie televisiva Cuore (1984) e il film Storie (1986), produzioni sempre dirette dal padre in cui lei lavora allo script assieme a Suso Cecchi D’Amico. Successivamente la vediamo anche collaborare, sempre alla sceneggiatura, con Ennio De Concini in Quattro storie di donne (Franco Giraldi,1986).
Il 1988 segna, infine, il suo debutto alla regia. Avviene con il film Zoo, una commedia che racconta la storia d’amicizia tra la figlia di un custode di uno zoo e un ragazzino rom. Dopo questo progetto, la cineasta si destreggia tra il lavoro di sceneggiatrice e quello dietro alla cinepresa. Il punto più alto della sua carriera cinematografica, almeno a livello di critica, arriva nel 2006. E’, infatti, l’anno in cui la sua pellicola La bestia nel cuore viene nominata dall’Academy nella categoria Miglior Film Straniero.
Cristina Comencini: non solo una regista
Cristina Comencini è attiva in diversi ambiti del mondo della cultura. Inanzitutto, si è cimentata più volte nella scrittura. Il suo debutto come scritrice avviene con Le pagine strappate, romanzo pubblicato da Feltrinelli nel 1991. Da qui comincia una carriera che le porta un discreto successo.
I suoi lavori, infatti, le hanno fatto ottenere diversi premi. Passione di famiglia (Feltrinelli, 1994) e Le pagine strappate hanno vinto rispettivamente il Premio Rapallo Opera Prima 1992 e il Premio Air Inter 1995. Il cappotto del turco (Feltrinelli, 1997) si è aggiudicato, invece, il Premio Nazionale Alghero Donna di Letteratura e Giornalismo 1997 per la sezione narrativa. Anche i suoi lavori più recenti hanno ottenuto un buon favore di critica. Lucy (Feltrinelli, 2013) ha vinto il Premio Cortina d’Ampezzo e il Premio Procida-Isola di Arturo-Elsa Morante. Essere vivi (Einaudi, 2015), invece, è stato insignito del Premio Cesare Pavese e del Premio Tropea.
Cristina Comencini è anche attiva nel mondo del teatro. Si è, infatti, più volte prodigata nella scrittura di testi teatrali. Nel 2000 arriva perfino a prendere in mano un classico di Giuseppe Verdi, La traviata, rinnovandola. Nel corso della sua carriera si diletta, inoltre, nella direzione di alcuni spettacoli teatrali. Uno dei suoi lavori più recenti in questo frangente è Tempi Nuovi. E’ un’opera che ha visto la partecipazione anche della celebre attrice Angela Finocchiaro.
La Comencini è sposata con il produttore Riccardo Tozzi, fondatore di Cattleya, dal 2001. La coppia ha cresciuto insieme una figlia e ha anche mantenuto un profilo di vita privata, impedendo che si diffonde notizie su di loro che non riguardassero il loro lavoro. Laura Comencini ha un figlio, Carlo Calenda, noto per essere un politico italiano ed ex ministro. Ha conosciuto il padre Fabio Calenda quando era ancora al liceo e si sono sposati nel 1987, quando entrambi avevano 23 anni. I due hanno divorziato dopo anni di matrimonio, ma hanno mantenuto un buon rapporto reciproco.
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Giorgia Silvestri