
Benvenuti nell’universo femminile di LetteralMente Donna. Faremo un viaggio nel Medioevo alla scoperta di una scrittrice e donna eccezionale. Parleremo di condizione femminile, di dame e di liriche. Abbiamo dedicato la puntata di oggi a Cristina da Pizzano e alle sue opere.
“Una donna intelligente riesce a far di tutto e anzi gli uomini ne sarebbero molto irritati se una donna ne sapesse più di loro”
Questo è quanto scrive Crisitina da Pizzano nella sua opera più famosa intitolata “La Città delle Dame”. Come si evince da queste parole la da Pizzano rappresenta un caso unico per i suoi tempi. È passata infatti alla storia come la prima donna a svolgere il mestiere di scrittrice professionista e la prima storica laica. Primati raggiunti grazie ad un’istruzione eccezionale per una donna del Medioevo per fortuna, contrariamente agli usi dell’epoca, lasciata libera di seguire le sue inclinazioni da un padre altrettanto colto. La da Pizzano dal canto suo ha tratto spunto per la sua produzione letteraria soprattutto dalla sua esperienza di vita e non, come si usava nella sua epoca, dalla tradizione mitologica e religiosa.
Cristina da Pizzano, La Città delle Dame e la Querelle des femmes
Cristina da Pizzano diede origine alla cosiddetta Querelle des femmes in protesta con la condizione d’inferiorità e di negatività in cui era relegata la donna dalla consuetudine letteraria del Medio evo. In risposta al modello di donna famigerata seduttrice e viziosa di Giovanni Boccaccio e Jean de Meung la da Pizzano propone la sua donna nobile non di nascita e ma di spirito. Così in “La Città delle Dame” la da Pizzano citò molti grandi donne della storia come Saffo, Ortensia e Semiramide riportandole tutte in utopistica città costruita con l’aiuto di tre virtù quali Giustizia, Grazia e Rettitudine. Lo fa per proporre il suo modello di donna colta e istruita perchè è proprio la mancanza di cultura e di istruzione a cui spesso sono costrette a tenere, secondo questa scrittrice, le donne della sua epoca in una condizione di inferiorità non naturale ma culturale.
Le liriche e le ballate
Cristina da Pizzano è passata alla storia anche per le sue liriche e le sue ballate raccolte in diverse opere come “Le Livre des cent ballades”. Sono versi di rara intensità dedicati all’amore per il marito, alla gioventù perduta e alla difficile condizione di vedovanza. La da Pizzano dopo la morte del marito passò 14 anni di vita molto difficile dove riuscì a sopperire alla cattiva condizione economica e alla perdita di privilegi in cui era rimasta grazie al suo talento da scrittrice e alla sua attività nel suo scriptorium dove realizzava e rilegava libri preziosi.
Stefano Delle Cave
Seguici su metropolitanmagazine.it