“La scuola è laica“. È questo il pensiero di Fioramonti circa il crocifisso nelle scuole
“Il crocifisso a scuola è una questione divisiva. Meglio appendere alla parete una cartina del mondo con dei richiami alla Costituzione“.
È questo quanto detto da Fioramenti, ministro del MIUR, in un’intervista a “Un giorno da pecora“.
Il M5S minimizza dicendo che “non è punto dell’ordine del giorno” e l’opposizione lo considera un “simbolo della nostra identità”.
“Non va bene neppure l’immagine di Mattarella“
Durante la trasmissione radiofonica ha anche affermato che “le scuole devono essere laiche e devono permettere a tutte le culture di esprimersi senza esporre un simbolo in particolare“.
Il ministro non è neanche d’accordo con la sostituzione del crocifisso con un’immagine istituzionale come quella del presidente perché forse “neanche lui la vorrebbe”.
Fdl: “Se ne sono infastiditi, nessuno li obbliga a rimanere qua“
“Ricordiamo al Ministro che qui siamo in Italia ed è giusto che nelle aule ci sia il crocifisso – ha affermato Paola Frassinetti, deputato di FdI e vicepresidente della Commissione Cultura della Camera.
“I fedeli di altre religioni devono per prima cosa rispettare i simboli della nostra fede, altrimenti, se ne sono infastiditi, nessuno li obbliga a rimanere qua“.
Forza Italia: “Il crocifisso non è un elemento di arredo“
Per Mariastella Gelmini, inoltre, la sua presenza sta solo a ricordare che “la laicità che il ministro liberamente rivendica è conseguenza diretta proprio delle radici cristiane dell’Italia e dell’Europa”.
La vicepresidente della Camera Mara Carfagna pensa, invece, che i problemi principali della scuola sono altri.
Ad esempio le migliaia di insegnanti mancanti, le strutture non a norma, le palestre che non ci sono, il costo altissimo dei libri di testo.
M5s: “Le scuole hanno ben altri problemi”
Secondo fonti M5s le priorità sono altre perché “le scuole italiane hanno ben altri problemi, seri e concreti, da affrontare”.
Dibattiti e polemiche – proseguono – su questioni distanti dalla vita quotidiana dei cittadini non ci appassionano né interessano.