Dal Cts scatta l’allarme per l’alto numero di persone che stanno violando la quarantena: «In un momento così grave ciascuno di noi è chiamato alle proprie responsabilità rispetto alle persone care che frequentiamo. Ma dove il senso civico venisse meno bisogna ricordare che infrangere l’obbligo di quarantena è punito penalmente con sanzioni da tre a sei mesi. Sempre che, con la consapevolezza di essere positivi, non si vada in giro ad infettare il prossimo, perché in questo caso si può configurare il ben più grave reato di procurata epidemia, che di reclusione prevede svariati anni».
Isolamento di 14 giorni per i contatti con positivi
Sono elevati i numeri delle persone che evadono l’obbligo di isolamento domiciliare in attesa del test. Il Cts fa presente che è necessario, quando si è avuto un contatto stretto con un positivo, stare in isolamento per 14 giorni. «Per ciascuna di loro – racconta una fonte tra le più autorevoli del Cts – ci sono almeno 10 di contatti stretti che dovrebbero essere in quarantena».
Denunciate due persone ad Arezzo
Ad Arezzo son stati denunciate due persone, un giovane ed un anziano, per non aver osservato le regole previste dal Dpcm, in quanto positive al Covid. La questione, arrivata sul tavolo del Cts che sarebbe orientato a fare marcia indietro sui tamponi, riserva ad ora il tampone solo ai sintomatici, obbligando gli altri, asintomatici e contatti stretti di persone positive, alla quarantena di 14 giorni senza tampone. Circa tre milioni di italiani, ad oggi, stanno violando circa l’isolamento fiduciario, facendo aumentare il rischio di contagio e mettendo in grave crisi il sistema sanitario.
Il Cts
Il Comitato tecnico-scientifico ha lanciato un ulteriore appello di senso di responsabilità da parte degli italiani, visto il momento delicatissimo che sta affrontano il paese con la seconda ondata. Nel mentre potrebbero arrivare nuove forte restrizioni nel prossimo Dpcm, atteso per lunedì.