Ad oggi siamo ancora fermi nella nostra cucina.
Siamo in un mondo sospeso che ogni giorno ci fa guardare fuori dalla finestra magari immaginando posti e persone.
Siamo già pronti, forse in trepida attesa che il questo tempo passi velocemente eppure siamo quasi certi che vada ancora piu’ lento.
E allora, come fare e cosa fare per mandare avanti le lancette dell’orologio?
Cucina, un metodo naturale
Un valido metodo, ormai utilizzato dalla maggior parte delle persone è la cucina e il perché è abbastanza facile da scoprire.
Come l’arte e l’ascolto della musica, cucinare allevia l’ansia, lo stress e i vari stati di depressione dando una mano a ripulire quello che ci attanaglia e distrugge la nostra serenità in quel momento.
Passatempo proficuo da molti punti di vista direi.
Dal punto di vista psicologico ci rende attivi e concentrati solo su quel momento levando ossigeno alle preoccupazioni.
Attivi perché la nostra creatività è costretta a uscire allo scoperto combinando e modificando ricette magari a nostro piacimento e rendendole uniche con il famoso “ingrediente segreto”.
Ma attivi anche perché siamo costretti a toccare con mano quello che stiamo facendo.
Farina, uova, acqua non diventerebbero nulla se noi con le nostre mani non mischiassimo creando un impasto da gestire con attenzione, senza fretta, con calma.
E torniamo all’attesa, visto che attendere una torta assaggiandola e vedendo come sta uscendo regala già un senso di conforto ma mangiarne una fetta fatta da noi è ancora meglio visto che è una gratificazione positiva.
I profumi in cucina sono fondamentali e ci aiutano a ritagliare un piccolo pezzo tutto per noi dove i sensi possono essere calmati o stimolati.
Possiamo quindi dire che cucinare sia una sorta di meditazione o cura? Beh, ci piace pensarla anche così.
Forse siamo talmente immersi a pensare che ci scordiamo di quello che siamo capaci di fare tra i fornelli.
Ed ora: in cucina!
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