Roma: l’origine del nome sembrerebbe non provenire da quello di Romolo, piuttosto potrebbe essere più vero il contrario, ma forse da quello del Tevere che in età Etrusca veniva chiamato “Rumon” dalla radice “ruo”, cioè scorrere, da lì Roma intesa come “città sul fiume”.

Oppure dal termine, sempre etrusco, “Ruma” che significa mammella, il che spiegherebbe anche il nome della divinità Rumilia legata all’allattamento dei neonati e la scelta di una lupa che allatta i due gemelli come simbolo della città.

Una cosa però è certa: ovunque noi andiamo, se pronunciamo la parola Roma, abbiamo la certezza di essere capiti; certo Roma! La capitale d’Italia, la città più bella del mondo, monumenti, opere d’arte, l’impero Romano, il Papa ecc..
Infatti Roma è arrivata davvero dappertutto con la sua storia, il suo fascino e le sue leggende, confermando la locuzione latina Caput Mundi;

ma vediamo altre 5 cose di Roma che sono arrivate in un modo o nell’altro in giro per il mondo:

Dalla Scozia all’India passando per il deserto.
I Romani scrivevano e pure tanto, liste della spesa, lettere alle amanti, ordini di guerra o semplici messaggi come Tizio o Caio è stato qui o ha fatto questo/quello, tant’è che quasi non esiste un luogo dell’antica Roma dove non sia stata ritrovata un’iscrizione e a metterle tutte insieme in una enorme mappa ci hanno pensato alcuni studiosi tedeschi.


Mappa delle iscrizioni nell’impero Romano

Una Roma per ogni continente.
Di città che si chiamano Roma, o Rome, ce ne sono almeno 20, di cui 13 solo negli Stati Uniti, più quelle in Ecuador, in Messico, ce ne è una in Svezia e pure in Lesotho, in Australia, in Indonesia..

Statua della Lupa Capitolina donata da Mussolini alla città gemella in Georgia.


Modello Roma.
Esempio di civiltà e innovazione non soltanto nel periodo imperiale: durante la Repubblica Romana nel 1849, si tentò un sogno liberale e democratico senza precedenti che gettò le basi per le future costituzioni europee; durante il Risorgimento, in seguito a dei moti popolari che costrinsero alla fuga Papa IX, venne istituito un governo che, seppur di brevissima durata, sotto la guida del triumvirato Mazzini, Armellini, Saffi, creò una costituzione che anticipò di decenni conquiste sociali e diritti, prevedendo tra le altre cose:

– la libertà di culto
– la laicità dello Stato
– abolizione della pena di morte e della tortura
– abolizione della censura
– libertà di opinione
– suffragio universale maschile (anche se ufficialmente non vietò il voto alle donne)
– riforma agraria e diritto alla casa, tramite la requisizione dei beni ecclesiastici.


Di Colosseo ce n’è uno, ma di anfiteatri quanti ne volete.
In tutto e per tutto simili ai nostri stadi moderni, gli anfiteatri romani erano il luogo di ritrovo dove si poteva assistere a spettacoli teatrali o combattimenti tra gladiatori, quello di Roma, detto Colosseo è ovviamente il suo simbolo ma non certo l’unico; basti pensare a quello di Capua, secondo per dimensioni dopo il Colosseo ma probabilmente il più antico anfiteatro romano, o all’arena di Verona ancora oggi utilizzata.
Ma uno dei più spettacolari è quello di El Jem in Tunisia, terzo per capienza dopo quello di Roma e Capua, un vero e proprio gemello del Colosseo.


Cattedrale nel deserto.
O meglio: basilica di Nostra Signora della Pace, è una chiesa che si trova a Yamoussoukro in Costa d’Avorio, costruita intorno alla fine degli anni ’80 la sua particolarità sta nel fatto di essere una vera e propria copia della basilica di San Pietro, nonché la chiesa più grande del mondo (sì anche più di San Pietro) e una delle più criticate dato che una spesa così eccessiva, in un paese non certo ricco come la Costa d’Avorio, non fu presa proprio bene dall’opinione pubblica.

MIRO PATERNO’