Se si è in cerca di un nuovo impiego, è molto importante investire la giusta quantità di tempo nella scrittura o nell’aggiornamento del proprio curriculum. Servono impegno e fatica, ma soprattutto una buona dose di pazienza, ricordando che il cv è prima di tutto un biglietto da visita che serve a fare marketing di sé stessi e presentarsi al meglio. Purtroppo a volte si tende a commettere errori banali, che però devono essere per quanto possibile evitati: d’altra parte in ballo c’è il futuro lavorativo.

Gli aspetti da curare

Un aspetto che troppo spesso viene sottovalutato, e che invece richiede la massima attenzione, è quello che riguarda la qualità di stampa. Si tratta, ovviamente, di un fattore decisivo quando il cv viene consegnato a mano e non inoltrato via mail. A differenza di quel che si potrebbe essere indotti a pensare, anche oggi ci sono un sacco di occasioni in cui è richiesto di consegnare il curriculum di persona: per esempio in un recruiting day, oppure in una fiera di settore. Ebbene, in circostanze simili si deve badare sia alla qualità della carta che a quella della stampa. Non c’è niente di peggio di un cv che presenta delle sbavature o delle imperfezioni, che trasmettono una pessima impressione. Si tratta solo di dettagli, forse, ma i dettagli fanno spesso la differenza.

Un curriculum su misura

Nel novero degli errori più comuni c’è anche quello che viene compiuto da chi ritiene che un curriculum unico basti per tutti i datori di lavoro e per qualunque candidatura. Invece non è così, anche perché ovviamente i lavori non sono tutti uguali, e di conseguenza neppure i curriculum possono esserlo. Ogni volta che ci si presenta a un’azienda, bisogna cercare di capire su quali esperienze conviene attirare l’attenzione e quali competenze devono essere messe in risalto. Ecco spiegato il motivo per il quale conviene avere sempre a disposizione un curriculum che possa essere aggiornato e modificato a seconda del tipo di attività che viene svolta dall’azienda a cui ci si rivolge. Quello che si deve fare è provare a rendere più appetibile e interessante il proprio profilo professionale in funzione del contesto e tenendo conto della mansione per la quale ci si vuole candidare.

Quali dati presentare

Vari esempi curriculum vitae si possono trovare online: modelli da cui prendere spunto per non correre il rischio di dimenticare informazioni preziose. Grazie a questi modelli si può capire anche come presentare i dati e che cosa si può fare per evitare di dilungarsi più del dovuto. Essere prolissi non è mai una buona idea, poiché una lunghezza eccessiva del cv allontana chi lo legge. Non bisogna eccedere, quindi, nelle descrizioni delle responsabilità avute nei lavori precedenti o nella lista delle competenze di cui si è in possesso. Ovviamente tutto deve essere citato, ma è bene tenere conto del fatto che i reclutatori hanno chissà quanti cv da leggere; non possono sprecare il proprio tempo. Un candidato furbo, quindi, nel curriculum evita i giri di parole e va subito dritto al punto.

No alla sintesi eccessiva

È chiaro, comunque, che è auspicabile anche evitare l’eccesso opposto, e cioè l’essere troppo sintetici. Bisogna trovare il giusto equilibrio, il compromesso ideale che aiuta a capire come vanno dette le cose ed esposte le informazioni, con la scelta delle parole giuste. Nel momento in cui ci si cimenta nella compilazione delle diverse sezioni di un curriculum, è opportuno essere cauti e preoccuparsi di dare tutte le informazioni che occorrono, non solo in relazione alle esperienze di carattere professionale, ma anche a proposito del percorso formativo seguito.

Presentare i propri interessi: sì o no?

Un curriculum presenta una sezione specifica in cui è possibile parlare dei propri hobby e, più in generale, delle proprie passioni che non hanno a che vedere con il lavoro. È una sezione da non trascurare, dal momento che le informazioni che ne fanno parte permettono ai selezionatori di farsi un’idea della personalità e del modo di essere del candidato. Attenzione a non dilungarsi troppo, però: è vero che gli interessi extra professionali possono orientare una selezione, ma è altrettanto vero che non devono diventare preponderanti. Inoltre, eccedere o segnalare troppi hobby può far dubitare il selezionatore e far balenare l’ipotesi che non tutto ciò che è stato scritto corrisponda al vero e magari sia stato inserito solo per suscitare una buona impressione.

Viva la sincerità

A questo proposito, è utile ricordare che in un cv si deve essere sinceri: è un grave errore millantare il possesso di competenze di cui in realtà non si dispone. Non è solo una questione di etica, ma anche di furbizia: come ci si comporterebbe se venisse chiesto di dar prova delle abilità di cui si è parlato nel cv? La brutta figura sarebbe dietro l’angolo, con conseguenze facili da intuire.