Sono emersi dati allarmanti dalla nuova indagine promossa dall’UNICEF e dal Rappresentate Speciale del Segretario Generale delle Nazioni Unite sulla Violenza contro i Bambini.
Se un adolescente su tre ha dichiarato di essere stato vittima di bullismo online, un giovane su cinque ha riportato di aver saltato la scuola a causa del cyberbullismo.
Il sondaggio, condotta su un campione di 170.000 giovani tra i 13 e 24 anni, è passato per circa 30 Paesi.
L’indagine
Dai dati emersi si confuta l’idea che il fenomeno del cyberbullismo appartenga solo ai Paesi sviluppati.
Il 34% degli intervistati dell’Africa subsahariana, infatti, ha affermato di aver avuto esperienze di cyberbullismo. Il 39%, invece, è conoscenza di gruppi di condivisione di materiale a scopo di bullismo.
I luoghi in cui si verifica più comunemente il cyberbullismo sono Facebook, Instagram, Snapchat e Twitter. A risolvere il problema? Il 32% crede che debbano essere i governi, il 31% i giovani e il 29% le piattaforme.
I diritti degli adolescenti online
Per porre fine al fenomeno e alla violenza nelle scuole, l’UNICEF ha stipulato assieme a dei partner azioni immediate per i seguenti settori:
- L’attuazione di politiche per proteggere i bambini e i giovani dal cyberbullismo e dal bullismo;
- Creazione e dotazione di help line nazionali per supportare i bambini e i giovani;
- L’avanzamento degli standard e delle pratiche etiche per i provider dei social network, specialmente per quanto riguarda la raccolta, l’informazione e la gestione dei dati;
- La raccolta di dati migliori e disaggregati sul comportamento dei bambini e dei giovani online per fornire informazioni per le politiche e le direttive;
- Formare gli insegnanti e i genitori per prevenire e rispondere al cyberbullismo e al bullismo, in particolare per i gruppi vulnerabili.
Il kit dell’UNICEF per il cyberbullismo in Italia
Non solo il MIUR ha disposto nuovi strumenti per la prevenzione dal cyberbullismo, anche l’UNICEF ha elaborato il kit didattico “Non perdiamoci di vista” per aumentare la conoscenza e la consapevolezza nelle scuola.
I percorsi educativi consentiranno ai ragazzi di sviluppare empatia e solidarietà e forniranno loro nozioni e aspetti in diversi ambiti, giuridici, psicologici, pedagogici e tecnico-informatici.