È possibile passare da virtuale a reale? Certo che sì! L’esempio perfetto è quello del giovane britannico Jann Mardenborough. Fin da piccolo, Jann si è sempre dilettato a giocare con la sua playstation ai videogiochi dedicati a sport motoristici, soprattutto Gran Turismo. Grazie a quest’ultimo, Maredenborough riuscì a partecipare alla GT Academy: una scuola, o meglio un’accademia, dedicata ai migliori Sim-Drivers presenti sul noto simulatore di corse della Polyphony. Il britannico, grazie al suo talento innato, vinse l’Academy ed ebbe l’opportunità di diventare un pilota ufficiale Nissan alla 24 Ore di Dubai. Da quel momento la carriera “reale” di Mardenborough ha avuto inizio. Ha partecipato successivamente al campionato GT britannico, alla GP3 e nel 2015 ha corso la prestigiosa 24 Ore di Le Mans a bordo della sfortunata Nissan GT-R LM nismo in classe LMP1. Attualmente Jann corre nel Super GT giapponese a bordo di una Nissan GT-R.
Quello che ha fatto Mardenborough ci dimostra come il passaggio dal virtuale a reale sia più che possibile. Jann, nelle categorie dove ha corso, ha ottenuto risultati di tutto rispetto. Quindi il Sim-Racing può essere considerato una via alternativa per poter approdare nelle competizioni reali.