In scena al Teatro 7 di Roma “Da uno a dieci?”, il nuovo spettacolo di Stefano Reali presentato da Athena Produzioni. Una straordinaria forma di commedia all’italiana intelligente, brillante, che sa rievocare l’arte cinematografica di maestri del calibro di Germi e Monicelli nella contemporaneità.
1961, Germi e “Divorzio all’Italiana”
“Da uno a dieci?” sembra trarre spunto da un fatto del passato. Nel 1961, un film contribuì moltissimo alla diffusione della commedia all’italiana nel mondo: “Divorzio all’Italiana”, firmato da Pietro Germi, con degli straordinari Marcello Mastroianni, Stefania Sandrelli e Daniela Rocca. Malgrado il successo, il legame tra quest’ultima e Pietro Germi si rivelò fatale per l’attrice; nel 1977 prese parte a “La macchina cinema” di Marco Bellocchio proprio per la criticità delle sue condizioni psichiche che l’hanno condotta a lunghi periodi di degenza in case di cura per malattie mentali.
2019, Reali e “Da uno a dieci?”
Nel 2019, Stefano Reali offre al pubblico “Da uno a dieci?”, uno spettacolo di rara originalità e di grande capacità drammaturgica, vicino ai fatti che ruotano attorno al film di Germi: una donna, con un marito assente e affetta da sindrome depressiva, intreccia un’intesa clandestina con un uomo. Questo le consente di acquisire maggiore sicurezza ma, quando confessa la relazione al marito e al suo psichiatra, i due concordano che l’amante è solo frutto della terribile patologia diagnosticatale, la sindrome di Bonnet. In effetti, questa sindrome è proprio caratterizzata da allucinazioni complesse e la donna non è molto propensa a seguire meticolosamente la cura piena di psicofarmaci prescritta dallo psichiatra.
Un cast “da dieci” e lode
Domina la scena Gabriella Silvestri, attrice meravigliosa e di quella naturalezza ormai sempre più rara, degna della migliore forma di sprezzatura sul palco: quella dell’attrice che non teme di riconoscersi felice sulla scena. Non è possibile dare un giudizio diverso ad Antonio Conte, nei panni di un marito di origini tarantine tipicamente brechtiano. La grande simpatia e straordinaria mimica di Fabio Avaro sono senz’altro un valore aggiunto alla commedia, in perfetto contrasto con l’apparente rigidezza del personaggio di Vincenzo De Luca. Uno spettacolo ricco di sorprese e colpi di scena persino nel cast, con la partecipazione di Alessandra Palazzoli.
Quando è vero teatro
Oltre alla grandezza drammaturgica di sapiente sfumatura pirandelliana e al cast sensazionale, la maestria registica si evince soprattutto nella coordinazione: nulla è fuori posto. Dalle scene alle luci, curate da Anna Aglietto e Gian Marco Cacciani, dai costumi di Gloriana Manfra alle musiche dello stesso Reali, favoriscono un’armonia che coinvolge l’intera platea e assorbe ogni emozione del pubblico e ogni reazione degli attori. Da notare come una scena teatrale può trasformarsi in un quadro che, già da sé, sa esprimere tutto.
Ultima sorpresa
Persino i saluti finali riservano una sorpresa: l’incasso di giorno 16 ottobre è stato devoluto per i progetti di “Arcoiris Onlus”, attribuendo l’ulteriore valore della solidarietà a uno spettacolo che merita senz’altro alti riconoscimenti. “Da uno a dieci?” sarà in scena al Teatro 7 fino al 3 novembre ed è consigliato a un pubblico che spera ancora nel vero teatro.