Dai Mammuth all’Australia andata e ritorno

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Di Redazione Metropolitan

Dopo il trasferimento in Australia e la conseguente lunga assenza dalle piste di gioco, Tommaso Quaglieri è tornato nei Mammuth per riprendere il cammino che aveva iniziato.

“Il viaggio perfetto è circolare. La gioia della partenza, la gioia del ritorno.”

La citazione dello scrittore italiano Dino Basili è forse la più indicata per introdurre un amico, un compagno ed un atleta che abbiamo avuto il piacere di riabbracciare dopo diverso tempo. Erano quasi trascorsi due anni, nei quali i Mammuth disputarono due campionati senza un ragazzo che stava pian piano trovando il suo posto nello spogliatoio ma sopratutto in pista.
Tommaso Quaglieri decise di fare la sua esperienza lontano da casa volando in Australia, dall’altra parte del mondo, per fare nuove esperienze e mettersi alla prova. Dispiaceva a tutti doverlo salutare, ma allo stesso tempo eravamo felici per lui in quanto sapevamo che stava facendo un grande passo verso la sua crescita personale. A novembre di quest’anno però, in occasione della gara casalinga di Coppa Italia disputata dai Mammuth contro il Padova, c’era in tribuna un “ospite” d’eccezione: proprio quel ragazzo che qualche anno prima avevamo salutato.
La gara non andò nel migliore dei modi, ma durante il terzo tempo il dispiacere della sconfitta fu mitigato dalle chiacchiere ed i racconti del suo viaggio. Ci volle poco per tornare a parlare di hockey e del suo ritorno agli allenamenti; e due giorni dopo Tommaso era nuovamente in pista con vecchi e nuovi compagni.
Inutile dire quanto fossimo felici di quel ritorno, ma la felicità maggiore la vedevamo nei sui occhi e nei suoi atteggiamenti che non facevano che far trapelare la gioia di essere tornato a toccare con mano lo sport che tanto adora. Non è stato facile, ma giorno dopo giorno si vedeva come stesse riprendendo affinità con i vecchi movimenti, diminuendo sempre più il gap con i compagni di squadra fino a divenire, durante la stagione, un giocatore importante nei meccanismi della prima linea.
Le domande che gli abbiamo posto ci aiutano a capire meglio cosa è stato per lui tornare in pista.

Tommaso Quaglieri Foto ©Rita Földi photography

Dopo il rientro dall’Australia sei tornato subito in pista, com’è stato rimettere i pattini dopo tutto questo tempo?

“I pattini li ho portati con me in Australia proprio perché già solo rinunciare ad allenarmi è stato difficile da sopportare e passare tutto quel tempo senza avere la possibilità di pattinare non è mai stata un eventualità né prevista né sopportabile. Ovviamente tornare in pista con i compagni è tutta un’altra cosa e il primo allenamento dopo così tanto tempo è stato emozionante ma anche un po’ frustrante perché la continuità è fondamentale per mantenere un buon livello.”

Quali sono state le difficoltà iniziali e come le hai superate arrivando a giocare fino in prima linea?

“Le difficoltà iniziali sono state quelle riguardanti lo stato fisico appunto che andava ripristinato al più presto, ma anche riuscire ad inserirsi nuovamente nei meccanismi ben oliati di una linea che ha sempre continuato a lavorare insieme. Posso dire che il coach mi ha messo alla prova e forse se sono la dove sono oggi è perché gli ho dato qualche risposta positiva. Comunque non si può prescindere dall’impegno.”

L’obiettivo stagionale della squadra è stato raggiunto. Tu che obiettivo ti eri prefissato?

“Il mio obiettivo è quello di sempre: dare il massimo per andare più avanti possibile nel campionato e magari tornare alle medie realizzative che avevo qualche anno fa. La strada è lunga ma la direzione è chiara. Sempre impegno e dedizione e it will make Mammuth great Again!”

Noi tutti non possiamo che augurare a Tommy di raggiungere i propri obiettivi. Di una cosa siamo certi: con il suo atteggiamento e la sua dedizione è tornato ad essere parte integrante dei Mammuth, il futuro passa sopratutto dai giovani come lui. Abbiamo condiviso con lui la gioia della partenza e adesso ci godiamo la gioia del suo ritorno.