Planet Manga porta in Italia Perfect Crime. Ho letto il primo volume e dato che il secondo numero è già in fumetteria, direi che è giunto il momento della recensione.
Se vi aspettate una sorta di poliziesco con i detective a caccia dell’assassino vi sbagliate, perché in Perfect Crime l’assassino è proprio il protagonista.
Volete liberarvi di un ricattatore, un amante o una persona scomoda? Andate nel parco, lì troverete Tadashi Usobuki, il suddetto protagonista.
Usobuki è un sicario a pagamento che usa l’autosuggestione per uccidere: basta uno dei suoi sguardi dalle iridi rosso sangue e poco più per portare il malcapitato a morte certa.
Ma come fa ad uccidere con l’autosuggestione? Ha forse qualche potere sovrannaturale?
In realtà, da questo primo volume non ci viene detto. Quel che ci viene detto è che sicuramente si tratta di delitti perfetti (e da qui “Perfect Crime”).
Al di là della trama…
…Perfect Crime è un seinen in piena regola.
Le cupe atmosfere e i torbidi risvolti psicologici mi riportano alla mente quelli di Death Note (tanto per restare in Panini Comics), di Doubt (e Judge, entrambi editi in Italia da J-Pop) e di Liar Game (sempre edito da J-Pop, che tratta più di frequente questo genere di manga).
Se Usobuki riesce facilmente ad entrare nella mente degli altri personaggi, Arata Miyatsuki (l’autore della storia) non fa fatica ad entrare nella nostra, mostrandoci quanto può essere intrinsecamente fragile l’essere umano.
Che sia il desiderio, la paura, il senso di colpa o altro ancora, Miyatsuki porta a porci una domanda inevitabile: cosa farei io nello stesso frangente (e avendo poi a disposizione uno come Usobuki)?
In fondo, gli umani sono così stupidi…
Per quanto riguarda il lato artistico, lo stile di Yuya Kanzaki non è quel che di meglio c’è sulla piazza, ma è adeguato alla storia che viene raccontata.
Per concludere…
… il volume esce bimestralmente e include le solite 192 pagine (per il secondo numero sono 208), ma ad un prezzo di 5,50€ (invece di 4,50€ come altri fumetti editi dalla stessa Planet Manga), il che forse può essere giustificato da un formato che vede delle pagine più larghe.
Comunque, per quanto visto fin qui, credo ne valga la pena: acquisto consigliato.
Recensione a cura di Cultura Nerd e in collaborazione con il Forbidden Planet di Roma.