Ritorno con una recensione su un’opera bellissima di una delle mie mangaka preferite del genere Boy’s Love: Daisy Jealousy di Ogeretsu Tanaka, volume unico edito qui in Italia da J-Pop Manga.
E’ il sesto titolo che la casa editrice ci regala di una delle più prolifere autrici yaoi nipponiche, infatti nel suo catalogo troveremo già: Yarichin Bitch Club, forse il manga più famoso di Tanaka sensei, Neon Sign Amber, The Proper Way To Write Love, Escape Journey e Love Whispers Even In The Rusted Night. (Il catalogo completo QUI)
E nella loro lista manca solo il manga più bello, a mio modesto parere da yoista incallita, della sensei: Hadakeru kaibutsu. (I pianti, ragazzi, i pianti li ho bevuti! NdA)
Daisy Jealousy, come in ogni opera che si rispetti della sensei, indaga un’aspetto ben preciso dell’amore, una delle sue sfumature più oscure, sottolineando che in una storia non è sempre tutto rose, fiori e sentimenti belli.
Daisy Jealousy: quando dalla gelosia può nascere qualcosa di più
Misaki ha un sogno, lavorare alla Gold Games come Designer, per farlo si iscrive in una nota scuola di modellazione 3d dimostrando subito le sue grandi capacità e la sua voglia di migliorare sempre più. In classe però c’è Kaname, un genio in questo campo, ammirato e invidiato da tutti, persino da Misaki. Tra i due si istaura un’amicizia: il primo, nonostante la gelosia, tende a imparare il più possibile dal secondo, mentre quest’ultimo prova già qualcosa per lui.
Ma la gelosia oscura ogni buon sentimento. Misaki, ricambia in qualche modo l’affetto di Kaname, ma la voglia di superarlo e la frustrazione di non essere al suo livello crea un muro insormontabile, che neanche l’amore può battere.
Passano gli anni, Misaki lavora per una compagnia che produce animazione 3D, ma ama ciò che fa e non rinuncia al suo sogno. Per un grosso progetto viene chiamato un designer esterno, destino vuole che questo sia il migliore in circolazione: Kaname. Caos, dolcezza, gelosia, confusione, amore, tra i due riscoppia tutto questo e sembra anche funzionare. Ma quel muro persiste, anzi si ingrandisce, diventa più spesso e più alto. Misaki non ce la fa, l’invidia è più forte del sentimento che prova per Kaname, tanto che amore e odio diventano la stessa cosa.
Allora Misaki allontana Kaname, o meglio fugge da lui, dal mondo che gli ha fatti incontrare e dal suo sogno di diventare un designer. Scappa e si nasconde in questa bolla di apatia e frustrazione, lontano da tutti e tutto.
Finché non si rincontrano di nuovo…
Tanaka sensei e l’Amore che non è sempre bello
Ogeretsu Tanaka ama raccontare l’amore.
Prendendo e leggendo qualsiasi sua opera, troveremmo questa forte passione che travolge tutti i suoi protagonisti (a parte Yarichin, ma anche lì in qualche modo c’è! NdA). Solo che questo sentimento non è sempre bello, non è fatto solo di baci, carezze, parole dolci, ma anche di violenza, caos, vendetta, incomprensione, invidia, confusione, paura, sensi di colpa, insicurezza, lacrime…
La sensei vuole far comprendere a chi legge i suoi manga cosa significa realmente amare, la tempesta che si forma all’interno dell’anima e della mente di chi prova queste emozioni.
Nel caso di Daisy Jealousy il lettore si ritroverà all’improvviso faccia a faccia con l’odio del protagonista verso l’uomo che ama, ed è un paradosso che si crea spesso nel mondo della Tanaka. Misaki sa perfettamente cosa prova per Kaname, è questo il problema: non riesce a scindere i sentimenti buoni da quelli negativi, e in questi ultimi si perde perché ne ha paura. Tutta la storia è caratterizzata da questa altalena tra ansia e disapprovazione di se stesso che fa venire il mal di mare più a noi che a Misaki. Però non lo biasimeremo, anzi, ci sentiremo vicino a lui, perché ciò che prova è reale.
Ecco, il grande dono della Tanaka è quello di riuscire a creare dinamiche amorose fin troppo reali tra suoi personaggi. Ovviamente c’è il lieto fine, qui come nelle altre opere, ma è sudato e, soprattutto, non è scontato.
(So che prima o poi la sensei scriverà qualcosa di così distruttivo che perderemo fiducia in questo sentimento! NdA).
(Con Hadakeru è andata molto vicina a questo… sì, volevo rinominarlo! NdA)
Qualche tecnicismo giusto per…
La storia di Daisy Jealousy nella sua semplicità è intensa, oltre la gelosia che è vera protagonista, troveremo comunque molta dolcezza tra Misaki e Kaname. Soprattutto quest’ultimo incarna l’emblema del Cavaliere delle favole che ama il suo Principe nonostante tutto. Non ci sono mai momenti morti o di quiete, il lettore ha sempre la sensazione che qualcosa stia scoppiando, soprattutto nel cuore di Misaki, che porterà nuovamente all’angoscia.
Le scene hot da tipico Boy’s Love ci sono, state tranquilli, tra l’altro la sensei è una vera maestra nel disegnarle. Il suo stile statuario (il tratto è rinascimentale e non sto esagerando! NdA) , da vera dinamicità ai corpi e c’è anche una gran conoscenza anatomica di base. Anche se, ciò che amo di più della Tanaka sono i volti e i primi piani dei personaggi. Tra l’altro sono sempre diversi, all’inizio può sembrare che sono tutti simili, invece la mangaka riesce a caratterizzare occhi, sopracciglia, nasi, labbra tanto da rendere unico ogni protagonista.
L’edizione italiana di J-pop è molto bella ed elegante, con la sovracopertina liscia e lo “strillo” che riproduce perfettamente la parte sottostante della cover. In più ho apprezzato molto il formato delle prime 4 pagine a colori. E’ un bel volume da collezione che fa la sua figura in libreria.
In conclusione: Daisy Jealousy è un ottimo manga per chi non vuole leggere la tipica storia d’amore fatta di smancerie e “gnegne”, ma per chi si vuole addentrare ancora di più in questo sentimento tanto bello quanto distruttivo.
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Maria Francesca Focarelli Barone (BatMary)