E’ da giorni che si parla di accorciare il coprifuoco, che ad oggi è fissato alle 22, e di posticiparlo di un paio d’ore, fino a mezzanotte, anche se il Presidente Mario Draghi sembra convenire sul fatto che sia meglio essere prudenti e preferirebbe concedere, per il momento, soltanto un’altra ora in più e fissarlo alle 23. Al momento la data più papabile potrebbe essere il 17 maggio, lunedì prossimo, giorno in cui entreranno in vigore le nuove misure.
Ma non solo la riduzione del coprifuoco, alcuni chiedono di abolirlo e di concedere le riaperture dei centri commerciali anche nei weekend. E’ di questo parere Salvini che come racconta il Corriere della Sera, chiede: “aperture, aperture e ritorno a lavoro senza coprifuoco“. Anche il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, è dello stesso parere: “alleggerire le misure per attrarre turisti in Italia” e poi c’è la capogruppo del Pd, Debora Serracchiani che chiede le riaperture nel fine settimana dei centri commerciali per dare “un robusto colpo di acceleratore a tutto il sistema“. Persino il ministro della Salute, Roberto Speranza, che finora è sempre stato in riga con il rigore imposto dal governo, ha affermato che, vista la massiccia dose di somministrazione di vaccini degli ultimi giorni, è pronto ad allentare il coprifuoco. Speranza assieme a Di Maio hanno inoltre affermato che quando scadrà l’ordinanza, che impone la quarantena di 5 giorni a chi entra in Italia da un Paese europeo, il 15 maggio, non la rinnoveranno per favorire il turismo.
I dati di ieri sui contagi sembrano ridare un po’ di fiducia: ci sono stati 5080 nuovi casi e 198 morti. Per quanto riguarda invece le vaccinazioni, il Sole 24 Ore riporta che nella giornata di ieri, fino alle 6 di questa mattina sono state somministrate in totale 24.502.646 e vaccinate 7.561.566: se si continua ad andare a questa velocità l’obiettivo del governo, cioè vaccinare il 70% della popolazione, sarebbe raggiunto a metà settembre. Da ieri, su tutto il territorio nazionale sono state aperte le vaccinazioni ai nati fino all’anno 1971 e per prenotare una dose di vaccino, basta andare sul sito web della propria regione.
Intanto Brusaferro lavora alla revisione dei parametri, assieme ai tecnici delle regioni, per dare un ruolo più importante all’incidenza e all’Rt ospedaliero che non farebbe scattare con facilità la fascia arancione per chi è in bilico, visto che si temono nuove chiusure se dovesse innalzarsi di molto l’indice Rt.