Generalmente quando si pensa al sinistro stradale si pensa immediatamente ai danni patrimoniali che un soggetto può subire, come ad esempio la rottura del veicolo oppure le spese necessarie da dover affrontare per spostare il mezzo dalla strada o per ripararlo. Tuttavia, il sinistro stradale può essere fonte anche di altre tipologie di danni, non solo quelli patrimoniali ma anche non patrimoniali ai sensi dell’art. 2059 c.c. come ad esempio il danno morale, legato alle conseguenze fisiche del sinistro. Con il termine “danno morale” si fa riferimento a un turbamento psichico, un pregiudizio di natura psicologica subito da una persona a causa di un evento dannoso. Questo può derivare da un sinistro stradale, a causa delle conseguenze emotive provocate dall’incidente. Un esempio di danno morale a seguito di sinistro stradale potrebbe essere l’insorgenza, nella vittima, di un forte stato di depressione o di paura che lo costringe a non salire più a bordo di un’auto.

Come chiedere il risarcimento del danno morale

Nel caso in cui si voglia chiedere il risarcimento del danno morale a seguito di un sinistro stradale (e non solo) è fondamentale rivolgersi a un avvocato esperto. Attraverso una consulenza legale, infatti, è possibile sapere qual è l’iter da dover affrontare per poter chiedere e ottenere il giusto risarcimento del danno morale subito a causa dell’altrui condotta illecita. Quanto costa avere un legale esperto al proprio fianco? Dare una risposta secca e universale non è facile, tuttavia, è bene sapere che ci sono delle percentuali fisse negli onorari degli avvocati che possono essere prese in considerazione in modo da capire, in generale, quale potrebbe essere il costo. In ogni caso, è bene ribadire un concetto: il costo dell’avvocato viene integralmente rimborsato dalla compagnia tenuta al risarcimento del danno.

La quantificazione del danno morale

Dimostrare qual è il danno patrimoniale subito a causa del sinistro è semplice. È sufficiente mostrare quali sono state le spese affrontate e le perdite subite a causa del sinistro. Non è così semplice, invece, quantificare i danni morali. Per tale ragione spesso le compagnie assicurative non lo riconoscono agli assicurati. Infatti, come anticipato, il danno morale rientra nel novero dei cosiddetti danni non patrimoniali, non immediatamente quantificabili al contrario di altre tipologie danni appartenenti al medesimo genere, come ad esempio i danni biologici. Per questo motivo, è necessario dimostrare le sofferenze e le conseguenze psicologiche dovute al sinistro stradale, ad esempio evidenziando un cambiamento dello stile di vita. Inoltre, è fondamentale provare il nesso di causalità tra l’incidente e tali cambiamenti, poiché il danno morale deve essere una conseguenza diretta e non dipendere da altri fattori. È bene sottolineare, inoltre, che il risarcimento del danno morale non dipende dalle condizioni economiche e/o dal reddito di chi lo ha subito.

Come si quantifica il danno morale?

Come già detto, il danno morale non è semplice da quantificare, tuttavia per ricevere un risarcimento è necessario stabilirne l’ammontare. Pertanto, viene calcolato dal giudice ricorrendo a criteri equitativi, come previsto dall’articolo 1226 del Codice Civile. Nella maggior parte dei tribunali di Italia, vengono utilizzate delle apposite tabelle standardizzate (c.d. tabelle milanesi) che permettono al Giudice di avere a disposizione dei criteri da prendere in considerazione per liquidare concretamente il danno correlativo alle sofferenze patite.