Dark 2– Recensione della seconda stagione della serie televisiva tedesca ideata e diretta da Baran Bo Odar e Jantje Friese targata Netflix. Anticipazione e teorie della terza stagione.

Dark. Jonas Kanhwald. Photo credit: Netflix

21 giugno 2019– Esce sul palinsesto Netflix la seconda stagione di Dark, serie televisiva fantascientifica tedesca che, con la prima stagione, ha entusiasmato il pubblico del piccolo schermo con la sua labirintica sceneggiatura multi-dimensionale. Gli appassionati della serie noteranno un particolare nella data di uscita: è lo stesso giorno in cui è avvenuto il suicidio di Michael Kahnwald (Sebastian Rudolph), padre di Jonas (Louis Hofmann), che successivamente si rivela essere nient’altri che Mikkel Nielsen, il bambino scomparso nella prima puntata. Con questo piccolo escamotage gli autori eliminano la barriera dello schermo televisivo che separa cast e pubblico da casa, avvicinando il tempo della storia raccontata ai ritmi e al tempo dello spettatore, rendendo ancora più imperatori e realistici i quesiti ai quali i protagonisti e, dunque, gli spettatori si sottopongono.

Dove eravamo rimasti? O meglio, quando eravamo rimasti?

Ideata e diretta da Baran Bo Odar e Jantje Friese la seconda stagione, da 8 episodi di 60 minuti l’uno, inizia proprio dove aveva terminato la prima: con Jonas catapultato nel 2052, intrappolato in un futuro post-apocalittico e semi-desertico. Nel corso della prima stagione avevamo avuto modo di prendere confidenza con l’inusuale linea temporale della storia che si snoda in tre anni precisi: 1953, 1986 e 2019 (precisamente trentatré nel passato e trentatré nel futuro). Ad aggrovigliare ancora di più l’intreccio, nella seconda stagione, l’aggiunta di altre dimensioni temporali in cui i “viaggiatori” sono coinvolti in prima persona, il 2052, appunto, ma anche il 1921.  Non tradisce l’aspettativa dei due sceneggiatori che, a detta loro, la nuova stagione sarebbe dovuta essere “molto diversa dalla prima. Con nuovi intrighi, ancora più sofisticati e sorprendenti”, intrighi che fanno restare incollati allo schermo televisivo, cadendo vittime della ragnatela del binge watching.

Dark. Protagonisti della cittadina di Winden. Photo credit: Netflix

Così parlò Jonas Kahnwald.

«Quando tutto ebbe inizio? E dove ebbero inizio gli eventi? Nel passato? Nel futuro? […]  Saremo mai in grado di conoscere l’origine degli eventi? O ci sarà sempre qualcosa prima, e prima ancora, e prima ancora? Esiste davvero un principio e una fine oppure fa tutto parte di uno stesso loop infinito dove “principio” e “fine” corrispondono allo stesso momento?»

La serie televisiva è profondamente intrisa della dottrina filosofica di Nietzsche e di Schopenhauer. Quest’ultimo infatti, rimodellando la concezione del mondo come rappresentazione dell’io, riesce a spezzare le lancette del tempo, ovvero il tempo è eternamente presente. A questo sentimento filosofico nel Zarathustra Nietzsche formula la teoria del suggestivo “eterno-ritorno”: il fluire del tempo è pensato come un ciclo eternamente a sé ritornante. È la legge alla quale sono sottoposti, senza via d’uscita, tutti i protagonisti di Dark, tutto quello che accade già è successo e, inevitabilmente, dovrà ritornare. Claudia Tiedemann (Lisa Kreuzer) non può sfuggire al suo destino, né cambiarlo in minima parte. Ogni persona è una pedina e un tassello importante al completamento di un destino che non si può evitare. Riuscirà Jonas a fare eccezione?

È ufficiale! Stiamo lavorando alla stagione 3 di Dark. Il ciclo finale di un grande viaggio. Abbiamo sempre avuto tre stagioni in mente quando stavamo sviluppando Dark. Siamo contenti di annunciare che inizieremo a girare la terza e ultima stagione tra quattro settimane, così da darvi il capitolo successivo di Dark il prossimo anno. Grazie a Netflix per aver creduto in noi! Grazie a tutti i fan di Dark nel mondo. Siete fantastici! Vi vogliamo bene!

Intanto Bo Odar e Friese ufficializzano le riprese della terza e ultima stagione, e già si fanno rumors sulla data di uscita, i più sospettano il 27 giugno 2020, giorno dell’apocalisse e dell’inizio dell’ultimo ciclo.  

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