Daunte Wright: una nuova vittima afroamericana

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Di Redazione Metropolitan

Alle 14:00 (ora locale) di domenica, un agente della Polizia di Minneapolis ha sparato ed ucciso un uomo. In seguito all’accaduto, i familiari hanno identificato il cadavere di Daunte Wright, ragazzo afroamericano di venti anni. Vorremmo dire che Wright è l’ultima vittima afroamericana uccisa dalla polizia degli USA. Avremmo voluto dirlo di George Floyd e degli altri ragazzi di colore uccisi tutti nella scorsa settimana come Adam Toledo (13 anni), Travon Chadwell (18 anni), Anthony Alvarez (22 anni), Iremamber Sykap (16 anni). Avremmo voluto che non si ripetesse quanto accaduto a Michael Brown. Ma l’odio continua a mietere vittime negli Stati Uniti ed è quello della peggior specie: odio razziale.

L’episodio ha innescato proteste contro le forze dell’ordine che hanno risposto con arresti e lacrimogeni tra i manifestanti scesi in piazza. Nonostante la confusione, gli eventi non sono casuali, infatti gli scontri sono iniziati proprio mentre era in corso il processo contro l’agente accusato dell’uccisione di George Floyd. A causa delle proteste proseguite fino alle 23:00 di ieri sera, il presidente Biden ha fatto appello alla calma con l’obiettivo di evitare un crescendo di violenza. Stesso atteggiamento anche da parte del sindaco di Minneapolis che, nonostante la veglia e la prima sera di Ramadan, ha disposto un coprifuoco dalle 19:00 per Minneapolis, St. Paul e Brooklyn center.

Il fatto e le proteste

Secondo quanto ricostruito dalla Polizia, la vicenda avrebbe avuto inizio a seguito del fermo di un’auto per infrazioni. A questo punto, affermano ancora le forze dell’ordine, il conducente del veicolo avrebbe tentato di risalire in macchina nonostante l’ufficiale avesse tentato di arrestarlo. Solo in seguito a ciò, stando sempre alla ricostruzione degli agenti, sarebbe stato aperto il fuoco. «L’agente ha scambiato la pistola per un taser» ha affermato la Polizia in una conferenza stampa. Tuttavia nessuno ha creduto a questo «evento accidentale». Così, centinaia di manifestanti sono scesi in strada marciando ieri sera. Le proteste sono arrivate fin sotto al dipartimento di Polizia che per l’occasione era stato protetto da barricate di cemento. Si sono verificati momenti di tensione e tafferugli nei disordini durati fino a circa le 23 ora locale

di Serena Reda