Probabilmente c’è stato un David Crosby insieme alla sua musica e successivamente, c’è stato un David Crosby e il dolore. Il famoso chitarrista dei Byrds ha raccontato tutto lo sconforto che ha attraversato ad un certo punto della sua vita. Un momento difficile che lo ha schiacciato totalmente e che lo ha reso inerme nella sua quotidianità. L’evento che scaturisce l’intero malessere, è senza alcun dubbio l’episodio che accade nel 1969. La fidanzata di David, Christine Hinton, perde la vita in un incidente stradale e fa piombare l’artista statunitense, in un dolore profondo. Nelle interviste, Crosby ricorda la difficoltà nell’affrontare quello che era accaduto, raccontando di giornate intere, trascorse per terra in studio a piangere senza sosta. I successi con il gruppo lo hanno aiutato a confondere la sua realtà e attenuare i dolori interni che aveva. L’implosione del gruppo poi, ha resuscitato sconforti che lo hanno riportato in uno stato di disperazione.

David Crosby e il dolore: la rinascita musicale e la magia di un nuovo disco

Dopo il luglio del 1970, l’artista è finito a vivere su di una barca in California, le sue abitudini costani erano diventate: il cibo, la droga e l’alcol. Da questo momento sono arrivati nuovi pezzi più potenti e decisamente meno commerciali. Molti di questi brani erano anche privi di testo, racchiudendo il significato nelle loro armonie particolari con la loro magia. L’assistente prezioso per questo nuovo album, fu Jerry Garcia, dedicando il suo tempo per questo progetto, agli Wally Heider Studios di San Francisco. Afferma Crosby, che se Garcia era in giornata suonava come un dio. Ogni volta che i due si riunivano per comporre con le chitarre, succedeva una magia tutta nuova, lasciando da parte ogni elemento futile che non serviva alla musica. Il nuovo disco venne finito nel giro di tre mesi, tra la fine del 1970 e il 1971, come risultato finale venne fuori: ” If I Clould Only Remember My Name”.