La parte migliore del cinema del 2021 la si deve anche al talento femminile. Sono quattro le registe donne candidate per il miglior film al David di Donatello, il premio più importante del cinema italiano.
Chi sono le candidate?
Emma Dante (Le sorelle Macaluso) e Susanna Nicchiarelli (Miss Marx) sono in lizza per la Miglior regia (l’anno scorso non c’era nessuna donna in gara) e anche le loro opere sono candidate nella categoria Miglior film. Soltanto un’altra volta, nel 2019, c’erano state due donne in gara per la miglior regia: Alice Rohrwacher e Valeria Golino.Ginevra Elkann (Magari) e Alice Filippi (Sul più bello) competono invece nella cinquina dedicata al Miglior regista esordiente, dove le registe donne a vincere, finora, sono state solo Francesca Archibugi, Simona Izzo e Roberta Torre. Nessuna invece, in 66 anni di storia dei David, è mai riuscita a vincere nella categoria Miglior regia. In questa edizione ci sono anche due registe che competono nella sezione documentari.
Piera Detassis, presidentessa e direttrice artistica dell’Accademia del cinema italiano, spiega:
“Questo è l’anno della regia femminile, sono nominate due registe sia come miglior film che come miglior regia e questo fatto si era prodotto solo nel 2019 e vi ricordo che in 66 anni di David solo due volte una donna vinto il miglior film e nessuna ha mai vinto per la regia ci tenevo a ricordare questo dato per dire che comunque stiamo facendo un percorso e i dati precedenti sono abbastanza agghiaccianti per il Paese per l’umanità e per le donne ma noi speriamo di cambiano anche perché quest’anno anche due regie d’esordio sono al femminile, così come due registe sono candidate nella sezione dei film documentari”
Le donne nel cinema
I riconoscimenti alle donne nel mondo del cinema valicano i confini nazionali. A confermare il talento femminile è arrivato prima il Golden Globe, con la vittoria di Clohè Zhao, poi gli Academy Awards, con le candidature della stessa Zhao e di Emerald Fenne e adesso anche i nostri David di Donatello.
Al talento non corrisponde però, ancora oggi, un’uguale rappresentazione in termini numerici. Le donne nel mondo audiovisivo e cinematografico scarseggiano in alcuni ruoli e, di conseguenza, risultano meno rappresentate anche durante le premiazioni. Peraltro un’assenza clamorosa non è sfuggita alla critica più attenta Lina Wertmüller, è stata premiata agli Oscar ma mai neppure nominata ai David.
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