Polemiche e pressioni degli utenti contro DAZN hanno prodotto l’entrata in campo del Governo italiano che, adesso, dovrà confrontarsi con l’emittente streaming che detiene i diritti della Serie A per i prossimi tre anni. Il tutto è scaturito dall’esclusiva di Calcio e Finanza che, in un articolo, aveva smascherato la decisione presa dall’azienda bianconera: togliere la possibilità della doppia utenza ai singoli abbonamenti. La notizia aveva creato, nell’immediato, uno tsunami di polemiche condito da pronte minacce di disdetta: la società fondata a Londra non ha rilasciato dichiarazioni, ma dal suo sito era sparita la postilla che confermava la possibilità di vedere i contenuti su due device diversi.
DAZN, il Governo chiede chiarezza all’emittente streaming
Dopo la presa di posizione del Codacons, anche il Governo italiano vuole capire cosa stia succedendo. Il ministro dello sviluppo economico dell’Esecutivo di Mario Draghi, Giancarlo Giorgetti, si è interessato ai fatti e ha convocato DAZN per un chiarimento. Obiettivo: tutelare gli utenti del servizio. È arrivata la pronta risposta dell’emittente streaming che, attraverso una nota, ha specificato:
“Siamo disponibili alla collaborazione e al confronto con le autorità e le istituzioni, abbiamo prontamente accolto l’invito per un incontro all’inizio della prossima settimana”.
Dal dialogo tra DAZN ed il Governo italiano dovrebbe venir fuori una prima tregua: si va verso lo slittamento dello stop alla doppia utenza a partire dalla prossima stagione sportiva. Sapremo meglio il tutto dopo l’incontro, previsto per gli inizi della prossima settimana.
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