Una cinquantina di coloni israeliani, a volto coperto, hanno attaccato il villaggio palestinese di Jit, in Cisgiordania, incendiando almeno quattro case e sei veicoli e provocando un morto e un ferito grave. A riferirlo è un funzionario della sicurezza israeliano al The Times of Israel. Rashid Abdel Qader Sadda, 23 anni, è stato ucciso a colpi di arma da fuoco mentre cercava di spegnere l’incendio sulla sua abitazione.

Sui social stanno circolando diversi video e foto che mostrano la situazione, in cui oltre agli edifici e alle auto incendiate si vedono colonne di fumo e persone che cercano di scappare.

Alcuni dei coloni indossavano una maschera. Non è chiaro quanti fossero: il quotidiano israeliano Times of Israel ha parlato di 50 persone, mentre un residente di nome Hassan ha detto al quotidiano Haaretz di averne contate circa 100. «Quando sono uscito per vedere cosa stesse succedendo, mi hanno attaccato con il gas lacrimogeno. Hanno incendiato la mia auto e ne hanno distrutta un’altra, poi hanno proseguito verso la città», ha detto. Secondo Hassan l’esercito sarebbe arrivato «circa un’ora dopo, si sono presi il loro tempo e hanno lasciato che [i coloni] facessero quello che volevano».

In un comunicato l’esercito israeliano ha detto invece di essere intervenuto «nel giro di pochi minuti» e di aver sparato dei colpi in aria per disperdere la folla. I coloni autori dell’attacco sono poi stati allontanati da Jit, e uno di loro è stato arrestato. Al momento è impossibile verificare in modo indipendente come siano andate le cose.

L’attacco è stato condannato da vari leader israeliani. Il primo ministro Benjamin Netanyahu ha scritto sui social che tutte le persone responsabili degli «atti criminali» saranno perseguite, mentre il presidente Isaac Herzog ha condannato l’accaduto imputandolo a un gruppo ristretto di coloni, definiti una «minoranza estremista» non rappresentativa della «comunità dei coloni che segue la legge». Anche il ministro delle Finanze Bezalel Smotrich, un nazionalista di estrema destra che vive proprio in una colonia in Cisgiordania, ha detto che le persone che hanno attaccato Jit sono «criminali» che «non hanno niente a che fare con le colonie o i coloni».

Oggi in Cisgiordania vivono circa 2.7 milioni di palestinesi e 500mila coloni israeliani. I loro rapporti sono sempre stati parecchio problematici, ma a partire dall’inizio della guerra nella Striscia di Gaza, lo sorso 7 ottobre, gli scontri e le violenze sono notevolmente aumentati