Decise le tre cariche più importanti del Consiglio europeo: cosa succede ora

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Di Alessia Spensierato

In una riunione del Consiglio europeo più breve del previsto, questa settimana i leader dei 27 Stati membri dell’Ue hanno approvato i candidati alle massime cariche del bloccoUrsula von der Leyen come presidente della Commissione europea, António Costa come presidente del Consiglio europeo e Kaja Kallas come Alta rappresentante per gli affari esteri e la politica di sicurezza. L’approvazione è stata il primo passo di un processo che dovrà sciogliere altri nodi nella definizione della prossima leadership dell’Unione Europea.

L’elezione di António Costa da parte del Consiglio è definitiva. Bastava solo il voto a maggioranza qualificata dei leader nazionali e dunque l’ex premier portoghese subentrerà all’attuale presidente Charles Michel il 1° dicembre.

Kallas e Von der Leyen, tuttavia, devono ancora ottenere l’approvazione del Parlamento europeo prima di essere ufficialmente nominati.

La premier estone Kaja Kallas si presenterà a settembre davanti alla commissione Affari esteri del Parlamento, dove per essere confermata come Alta rappresentante per gli Affari esteri e la politica di sicurezza dell’Ue dovrà ottenere la maggioranza dei membri.

Anche Ursula von der Leyen, già in carica, dovrà affrontare il voto del Parlamento, da cui deve ottenere la maggioranza assoluta in seduta plenaria per confermare il nuovo mandato alla guida della Commissione europea.

Il voto è previsto per la sessione plenaria del 16-19 luglio a Strasburgo, dove all’attuale presidente dell’esecutivo europeo serviranno in uno scrutinio segreto, che la espone al rischio di franchi tiratori tra i partiti che la sostengono, 361 voti sui 720 eurodeputati del Parlamento appena eletto.

Se Ursula von der Leyen otterrà il sostegno del Parlamento a luglio, inizierà a quel punto lavorare alla composizione della prossima Commissione europea.

Non ci sono ancora nomi definitivi, ma alcuni Paesi hanno proposto i loro candidati per le cariche. È il caso della Francia, il cui presidente Macron ha espresso ieri, dopo la riunione del Consiglio, il desiderio di riconfermare l’attuale commissario francese al mercato interno, Thierry Breton.

Anche l’Irlanda ha annunciato all’inizio della settimana l’intenzione di nominare il ministro delle Finanze Michael McGrath per sostituire la commissaria Mairead McGuinness come rappresentante irlandese nell’esecutivo.

La Lituania ha già candidato invece il ministro degli Esteri Gabrielius Landsbergis per una posizione, ricevendo il sostegno del presidente del Ppe Manfred Weber.

Nel 2019, la von der Leyen aveva chiesto agli Stati membri di proporre un uomo e una donna per le varie posizioni, in modo da poter nominare una commissione equilibrata dal punto di vista del genere. Finora nessun Paese lo ha fatto.

Le nomine non saranno definite prima di settembre: ogni candidato commissario avrà bisogno del sostegno del Parlamento europeo per entrare ufficialmente in carica.