Brian McCarthy, portavoce della NFL, ieri ha dichiarato che i Detroit Lions e Matt Patricia non saranno soggetti ad alcun provvedimento disciplinare da parte della lega relativamente alle accuse sessuali rivolte allo stesso head coach.
McCarthy ha inoltre aggiunto che i Lions non avrebbero alcuna responsabilità nel non sapere dell’arresto e del processo a cui è stato sottoposto Patricia nel 1996 e che quest’ultimo non può essere disciplinato per non averlo riferito al suo nuovo team.
“Abbiamo riesaminato tutti i documenti che hanno portato all’accordo tra i Lions ed il Sig. Patricia. Abbiamo accertato che il team ha rispettato tutte le regole e che Patricia non ha in alcun modo mentito durante i colloqui con il team“.
Inoltre, poiché i fatti sono accaduti molto prima dell’ingresso in NFL di Patricia, lo stesso non può essere sottoposto ad azioni disciplinari per aver violato le regole di condotta personale.
L’head coach dei Lions fu accusato nel 1996 di violenza sessuale ai danni di una donna a South Father Island.
Martha Ford (proprietaria dei Lions), Rod Wood (presidente del team) e Bob Quinn (General Manager) hanno congiuntamente dichiarato il loro pieno sostegno a Patricia.
In una conferenza stampa del 10 maggio Patricia affermò: “La verità è dalla mia parte. Ero innocente allora, sono innocente adesso“.
La questione non è mai stata chiarita in tribunale poiché la donna che lo aveva accusato non si è mai presentata per testimoniare e, di fatto, il caso fu archiviato nel 1997.
Leggi anche: Matt Patricia e lo scandalo sessuale: i Patriots si dichiarano all’oscuro di tutto – L’NFL propone nuove regole anche per le espulsioni –Roethlisberger: il vecchio leone ruggisce ancora
Ami il football e vorresti iniziare a scrivere degli articoli? Il nostro team è in costante ricerca di appassionati che hanno voglia di mettersi in gioco. Contattaci subito sulla nostra pagina Facebook ed entra a far parte del team di Metropolitan!