Decreto Agosto. I licenziamenti per “giustificato motivo oggettivo” sono bloccati dal 17 marzo del 2020. Il blocco verrà prolungato fino al 16 novembre per quelle aziende che faranno ricorso alla nuova Cassa integrazione, a sua volta allungata di 18 settimane.
Tante imprese non attiveranno la Cassa, ma ne hanno goduto a maggio e giugno del 2020. In questo caso, misura di consolazione, otterranno un esonero totale dagli oneri contributivi per 4 mesi, ma per 4 mesi non potranno licenziare.
Cassa integrazione con il nuovo Decreto di Agosto
La nuova Cassa integrazione sarà gratuita per i soli datori di lavoro che hanno subìto una perdita di fatturato superiore al 20 percento rispetto all’anno precedente. Le imprese che hanno perso meno del 20 percento dovranno versare un contributo del 9 percento (calcolato sulla retribuzione globale del dipendente per le ore non lavorate). Nel caso non ci sia stata alcuna perdita, allora il contributo sale al 18 percento. Agenzia delle Entrate e Inps sono autorizzate a scambiarsi i dati per controllare se le aziende autocertificano il vero sulle loro perdite di fatturato.
Gli imprenditori meridionali non pagheranno il 30 percento dei contributi ai loro dipendenti, tra ottobre e dicembre del 2020 (lo farà lo Stato, al loro posto). La misura varrà in 8 nostre regioni: Abruzzo, Molise, Campania, Basilicata, Sicilia, Puglia, Calabria e infine Sardegna. Viene in parte anticipato il piano del ministro Provenzano (Sud) per una fiscalità di vantaggio in favore del Mezzogiorno