Il governo ha trovato l’intesa sulla proroga della cig e del blocco dei licenziamenti. “Il nodo è stato sciolto, c’è condivisione. Abbiamo fatto una sintesi”, ha detto il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri uscendo da Palazzo Chigi, interpellato sul punto che fino ad ora aveva diviso la maggioranza. “Domani il provvedimento approderà in Consiglio dei ministri”.
Nell’intesa raggiunta non viene fissata una data precisa oltre la quale non sarà più possibile licenziare. Dal 13 luglio sono previste altre 18 settimane di cassa integrazione o – in alternativa – di decontribuzione per le aziende che scelgono di fare rientrare i lavoratori dalla cassa.
Solo al termine delle 18 settimane l’impresa potrà procedere al licenziamento. Le settimane di cassa “extra” possono essere richieste tutte insieme (e in questo caso il termine per il blocco dei licenziamenti finirebbe il 15 novembre) oppure oltre, nel caso vengano scaglionate nel tempo.
Tra le novità dell’ultim’ora dell’intesa a Palazzo Chigi anche uno scontro sui contributi del 30% per le imprese che asumono al Sud mentre il bonus consumi sarà riservato esclusivamente alla ristorazione, lasciando quindi fuori altri settori, come arredo o abbiglimento, che inizialmente si pensava potessero rientrare nel beneficio.