Il Consiglio dei Ministri ha approvato ieri il decreto energia che prevede una proroga per gli sconti in bolletta e un nuovo bonus carburanti per le famiglie più abbienti. Previsti anche agevolazioni per l’acquisto di abbonamenti per i mezzi pubblici e una sanatoria per gli scontrini che avverrà mediante il ravvedimento operoso. Stanziati fondi per 1,3 miliardi di euro
Decreto energia, le nuove misure messe in campo dal governo
Sono 1,3 miliardi i fondi messi in campo dal governo per attuare gli 8 articoli che costituiscono il testo del nuovo decreto energia. La prima misura messa in campo per le famiglie meno abbienti è la proroga del bonus sociale per far fronte al caro energia nei mesi di ottobre, novembre e dicembre. A ad esso sarà aggiunto un contributo extra che l’Arera deciderà in base al numero dei componenti del singolo nucleo familiare. Accanto a queste misure è stato previsto un bonus carburanti per le famiglie più deboli già titolari di social card. L’ammontare di questo contributo che prevede una spesa complessiva di 100 milioni sarà deciso 30 giorni dopo l’entrata in vigore del decreto ma dovrebbe essere complessivamente di 80 euro ossia un pieno di benzina.
Per quanto riguarda il gas sarà prorogato l’azzeramento degli oneri di sistema e l’iva al 5%. Inoltre sono previsti ulteriori 12 milioni di stanziamento per il 2023 per il bonus per i trasporti pubblici. Esso consiste in 60 euro da destinare a famiglie con Isee non superiore a 20000 euro per l’acquisto per una persona di un solo titolo di abbonamento per i mezzi pubblici locali e nazionali. Cambiano infine i sostegni governativi alle aziende energivore, ossia quelle che hanno un consumo elettrico annuale non inferiore a 1 Gwh, con l’Italia che si è adeguata alle nuove normative europee.
La sanatoria degli scontrini
Il nuovo decreto energia contiene anche la decisione del governo sulla spinosa questione della sanatoria degli scontrini, fatture e ricevute fiscali che aveva dato luogo a diverse contestazioni. Con il nuovo provvedimento dell’esecutivo i contribuenti non in regola dal 1 gennaio 2022 a l 30 giugno 2023 che abbiano commesso una violazione su scontrini e fatture e relative certificazioni da costatare entro il 30 ottobre 2023, possono avere una sanatoria mediante il ravvedimento operoso. Esso consiste nel pagamento spontaneo dell’imposta dovuta con gli interessi e la sanzione ridotta in base a quanti giorni dopo la scadenza avviene il pagamento. Ad esempio, infatti, si pagherà di un decimo della sanzione in meno in caso di pagamento entro 30 giorni dalla data di scadenza del tributo o dell’acconto da versare.
Stefano Delle Cave
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