Nelle prossime ore dovrebbe terminare la messa a punto del decreto legge Sostegni, atteso in Consiglio dei ministri venerdì 19 marzo. Sciolti anche gli ultimi dubbi sul condono delle cartelle esattoriali.
Venerdì 19 marzo è atteso in Consiglio dei ministri il decreto legge Sostegni. Decreto che sta attirando l’interesse di molti per via del condono al suo interno. Si va dunque verso la cancellazione automatica di debiti affidati all’agente della riscossione tra il 2000 e il 2015. Cancellazione che comporterebbe l’azzeramento di circa 61,5 milioni di cartelle. Tra le ipotesi più valutate quella secondo la quale, i contribuenti, con debiti residui fino a 5mila euro, non dovranno più pagare nulla.
Proposta forte questa, che si basa su tre punti chiave:
– I contribuenti interessati non dovranno presentare una domanda per aderire alla sanatoria
– La verifica sui debiti eventualmente cancellati dovrà essere effettuata nell’area riservata del sito di agenzia delle Entrate-Riscossione
– Gli anni di riferimento del condono non sono quelli in cui è maturato il debito ma quelli in cui il carico è stato affidato dall’ente impositore alla riscossione
Verso la cancellazione di 61,5 milioni di cartelle nel nuovo Decreto Legge Sostegni
Le intenzioni del Governo sono di tagliare in modo drastico il magazzino degli arretrati dell’ex Equitalia. Inoltre, se i debiti rientrano nella sanatoria, il contribuente non dovrà fare nulla, sarà infatti l’amministrazione finanziaria a provvedere alla cancellazione. Ipotizzando la conferma della soglia pari a 5mila euro, le cartelle destinate a questo processo saranno circa 61,5 milioni, per un controvalore di 70 miliardi di euro. Su un valore complessivo di quasi mille miliardi, questo decreto andrebbe a incidere sul 7% del magazzino di agenzia delle Entrate-Riscossione.