Con il Decreto Sostengo il governo Draghi si prepara a mettere in campo un pacchetto di 32 miliardi destinati a ristori, lavoro e salute. Si va verso la proroga del blocco dei licenziamenti e della cassa integrazione. Previsti 2 miliardi per il piano vaccinale per contrastare il coronavirus. Il testo del nuovo decreto sarà pronto tra 10 giorni

Il Decreto Sostegno e le misure del governo del Draghi

La sfida del governo Draghi è quella di aver pronto il testo definitivo del Decreto Sostegno entro 10 giorni. Questo nuovo provvedimento legislativo sostituirà la quinta versione del Decreto Ristori a cui lavorava il precedente governo Conte. Con esso si prevede lo stanziamento di 32 miliardi innanzitutto per avere le risorse necessarie da destinare come ristoro alle imprese e professionisti colpiti dalla pandemia. Si tratta di soldi a fondo perduto che saranno erogati a tutte le attività non più a seconda del codice Ateco ma in base al loro fatturato. In particolare bisognerà dimostrare una perdita di almeno il 33% del fatturato nel 2020 rispetto al 2019.

La perdita dovrà essere calcolata facendo il confronto tra la media mensile del fatturato del 2019 con quella del 2020. Dopo aver dimostrato ciò si può accedere a 4 fasce d’indennizzo. La prima prevede il rimborso del 30% di quanto perso ed è riservato ad imprese e professionisti con fatturato fino a 100.000 euro l’anno. La seconda prevede il 25% per le attività e professionisti con fatturato da 101.000 a 400.000 euro l’anno. Dai 401.000 ad 1 milione di fatturato annuale è previsto un rimborso del 20%. Il 15 % invece spetterà alle imprese che fatturano da 1 a 5 milioni.

Il Decreto Sostegno, fonte Mondo Pensioni

Lavoro e salute

Con Il Decreto Sostengo potrebbe esserci la proroga del blocco dei licenziamenti fino al 30 giugno. Sarà rifinanziata anche la cassa integrazione per tutto l’anno con la possibilità di introdurre nuovi requisiti per l’accesso a questi ammortizzatori sociali. Potrebbero essere prorogati la NASpI e il reddito d’emergenza. Un miliardo a testa sarà inoltre destinato al reddito di cittadinanza e all’indennità per lavoratori stagionali, dello spettacolo e del turismo.

Previste anche nuove misure economiche per i vaccini. 2 miliardi saranno, infatti, stanziati per il piano vaccinale. Si tratta di risorse da utilizzare non solo per l‘acquisizione di vaccini ma anche per migliorarne il trasporto e la somministrazione. Su quest’ultimo sono previste due fasi in cui prima scenderanno in campo i medici di famiglia e poi i farmacisti per una velocizzazione del procedimento.

Stefano Delle Cave